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Aggredito col machete a Milano, fermato nella notte terzo presunto aggressore

Un terzo giovane di origini sudamericane è stato fermato nella notte: è sospettato di far parte del gruppo di latinos che ha aggredito con un machete il capotreno Carlo di Napoli ferendolo gravemente ad un braccio.
A cura di Valerio Renzi
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Un terzo giovane di origini sudamericane è stato fermato nella notte: è sospettato di far parte del gruppo di latinos che ha aggredito con un machete il capotreno Carlo di Napoli ferendolo gravemente ad un braccio. Si tratta di Garcia Royas Alexis Ernesto, originario del El Salvador 20 anni, con diversi precedenti associazione a delinquere, lesioni e rapina. Il ragazzo è accusato, assieme agli altri due sudamericani fermati ieri, di tentato omicidio. Soprannominato ‘Smoking' come gli altri due farebbe parte della banda MS13 esportata dal Sud America al capoluogo lombardo. Da quanto si apprende la Procura di Milano inoltrerà al gip la richiesta di custodia cautelare in carcere per tutti e tre i giovani sudamericani fermati. Il procuratore aggiunto Alberto Nobili e il pm Lucia Minutella, chiederanno quindi la convalida dell'arresto, mentre domani si dovrebbero tenere gli interrogatori  di garanzia davanti al gip Elisabetta Meyer.

Da quanto si apprende sono stabili le condizioni del capotreno Carlo Di Napoli, aggredito lo scorso giovedì sera nella stazione di Villapizzone nella provincia di Milano. Il 32enne immediatamente trasportato all'Ospedale di Niguarda dove è stato operato per circa 8 ore. Il lungo intervento chirurgico ha evitato l'amputazione del braccio, ma per sapere se l'uomo recupererà la motilità del braccio al 100%. "Si è trattato di una lesione molto grave – hanno confermato dall'ospedale – ma per il momento il braccio è salvo". Di Napoli ha dovuto subire una ‘sub-amputazione', difficile operazione che ha l'obiettivo di evitare la perdita dell'arto. "Solo nei prossimi giorni, però – concludono gli specialisti – si potrà sciogliere la prognosi e sapere se tutto è andato a buon fine".

Applausi al capotreno sono arriva dalla ‘leopoldina' che va in onda oggi a Milano, per lanciare il Partito democratico verso le comunali del 2016. La manifestazione, dal titolo ‘Milano Domani' è stata aperta con le parole del segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri che ha rivolto un messaggio al capotreno ferito: "Un abbraccio di tutta la sala a Carlo Di Napoli".

Sul gravissimo episodio di cronaca è tornato oggi il governatore Roberto Maroni, in piazza con la Lega sotto la prefettura di Bergamo ad una manifestazione contro l'immigrazione. Riguardo alle polemiche sollevate ieri dalle sue dichiarazioni proprio in tema d'immigrazione Maroni ha ribadito "sull'immigrazione c'è un evidente problema, e che il problema c'è basta andare in giro per le città, nelle stazioni, alla Centrale a Milano, per rendersene conto, per questo ho semplicemente sollevato un problema e ho invitato il Governo a risolverlo".

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