Milano, evade dal carcere di Opera e assalta cinque banche in tre giorni
Aveva partecipato alla manifestazione "Frutta e Cultura" tenutasi al Mercato Papiniano sabato 23 luglio, ma poi aveva fatto perdere le sue tracce. Peccato che Ivano Moccia, savonese di 39 anni, si fosse recato lì dopo aver ottenuto un permesso speciale dal carcere di Opera, nella zona sud di Milano, presso il quale era detenuto per scontare i rimanenti 12 anni dei 21 complessivi previsti dalla sua condanna per svariate rapine ed altri reati. Le autorità si sono subito allertate, anche se evidentemente ancora ignari degli sviluppi che avrebbe preso la vicenda, dal momento che l'uomo ha assaltato cinque banche in tre giorni. Non è ancora chiaro se le autorità carcerarie abbiano lanciato l'allarme solamente dopo la prima rapina.
25 luglio: due rapine
Perché, evidentemente non pago dell'evasione, dopo aver fatto trascorrere la domenica senza notizie, lunedì 25 Moccia si è presentato presso la filiale del Credito Valtellinese di viale Umbria armato di taglierino, sottraendo ai cassieri 230 euro. Quando ai dipendenti della banca gli inquirenti hanno mostrato le foto segnaletiche, loro lo hanno subito riconosciuto, anche perché l'evaso si era presentato a volto scoperto e con un tatuaggio in bella vista che lo identifica incontrovertibilmente. Nello stesso giorno, non molto distante, in corso Lodi, ha colpito poi la Banca Popolare di Sondrio, sottraendo questa volta 395 euro.
27 luglio: tre assalti
Dopo un giorno di riposo, mercoledì 27, tenta senza successo due colpi: uno all'Intesa San Paolo di viale Abbruzzi e l'altro alla Ubi di Viale Lombardia. Successivamente, nella stessa giornata, rapina una banca in via Leoncavallo, sempre nella stessa zona delle precedenti, portando a casa duemila euro. I carabinieri sono ancora sulle sue tracce, ma sono convinti, data la sua poca accortezza, che presto Moccia varcherà nuovamente le soglie del carcere di Opera.
