Milano, ecco le ciclabili di viale Tunisia e via Verdi. Ma si poteva fare di meglio (FOTO)

Sono aperte e pienamente operative le nuove piste ciclabili di via Verdi e viale Tunisia a Milano. La prima collega piazza Scala con Brera, mentre la seconda unisce l'asse di Porta Venezia a quello di via Vittor Pisani. Se da una parte è ammirevole lo sforzo di Palazzo Marino per migliorare la vita di chi utilizza la bici per i propri spostamenti – da lunedì sono attive, a questo proposito, mille bici elettriche in aggiunta alle 3.600 del bike-sharing -, dall'altra i lavori di queste ultime due piste ciclabili non sono esenti da critiche.
La più criticata è senza dubbio la pista ciclabile di viale Tunisia, i cui lavori sono durati un anno e sono costati circa 800mila euro. A contestarla sono soprattutto i commercianti della via, secondo cui il cantiere della ciclabile e la stessa pista hanno fatto diminuire e continueranno a far diminuire gli affari. Ma qualche critica è arrivata anche dagli stessi ciclisti, che hanno messo sotto accusa un progetto con qualche pecca – i pali della luce ai margini della pista sono pericolosi – e grossolani errori di realizzazione, come mostrano alcune foto.
Anche la ciclabile di via Verdi però si presta a qualche critica: si tratta di un tratto molto breve di strada, circa 200 metri. La corsia per le bici è larga, ma a suscitare perplessità è il fatto che il colore del fondo stradale sia uguale a quello del marciapiede proprio accanto alla pista: con l'ovvio risultato che alcuni pedoni, più distratti, finiscono con il camminare nella parte di strada riservata ai ciclisti. Una curiosità: nella foto utilizzata su Facebook dal Comune di Milano per pubblicizzare l'apertura della pista si vede proprio un ciclista scansare una signora in transito sulla ciclabile. Segno che, forse, si poteva fare di meglio.