Milano: è morto Paolo Pettinaroli, presidente del comitato vittime del disastro di Linate

È morto sabato a Milano, Paolo Pettinaroli, 71 anni, presidente del comitato "8 Ottobre per non dimenticare" nato per ricordare le vittime del disastro aereo di Linate, a Milano, e promuovere la sicurezza aerea internazionale. Pettinaroli, che viveva a Romagnano Sesia, nel Novarese, si è spento dopo una lunga malattia. Nella strage all'aeroporto di Linate, l'8 ottobre 2001, aveva perso il figlio, una delle 118 vittime dell'incidente causato dalla collisione tra un velivolo della compagnia Sas contro un piccolo Cessna che aveva attraversato per errore la pista di decollo. Dalla strage si salvò solo una persona, Pasquale Padovano.

Pisapia: "Coraggio, forza e impegno sono la sua eredità"

Dopo aver appreso della morte di Pettinaroli il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha così commentato: "La prima sensazione che ho provato, dopo aver appreso della scomparsa di Paolo Pettinaroli, è stata di profonda tristezza. Subito dopo, però, ho pensato che lui aveva provato un dolore immenso quando l’8 ottobre del 2001 suo figlio, insieme a tanti altri passeggeri, perse la vita nel tragico incidente di Linate. Sgomento, rabbia, dolore e incredulità, nonostante ciò aveva trovato la forza per reagire. Pettinaroli – aggiunge il sindaco – cui il Comune ha consegnato la Medaglia d’oro di Civica Benemerenza, aveva risposto al dolore con l’impegno per la sicurezza aerea internazionale. Allora ho pensato che anche io e tutti noi dobbiamo trasformare la nostra tristezza in un sorriso, continuando a lavorare e a sostenere il Comitato 8 Ottobre e la Fondazione 8 Ottobre 2001 perché possa proseguire il suo impegno, così come ad esempio facciamo con i Premi di Laurea. Il coraggio, la forza e l'impegno di Paolo Pettinaroli sono per noi la sua più importante eredità. Mi stringo con affetto alla sua famiglia".

L'ultimo messaggio dopo il disastro dell'Airbus della Germanwings

L'ultimo, toccante messaggio di Pettinaroli sul sito dell'associazione era arrivato dopo il disastro aereo dell'Airbus 320 della Germanwings: "Oggi è una giornata triste per l'aviazione. Oggi è una giornata triste per tutti noi. Oggi, 150 persone hanno perso la vita a bordo del volo Germanwings 9525", si legge. "Il nostro pensiero è tornato dritto a quell'8 ottobre 2001, le nostre preoccupazioni, paure e tensioni si sono ripresentate […]. Non riusciamo a non pensare alle mogli, madri, ai figli ed agli amici che hanno salutato un membro dell'equipaggio uscito di casa questa mattina per svolgere con onore il proprio lavoro. Non riusciamo a non pensare alle mogli, madri, ai figli ed agli amici che hanno salutato il proprio familiare prima del volo. Non riusciamo a non pensare che quel ciao detto con un sorriso, si sia trasformato in un addio. Ed è a tutte queste persone che non riusciamo a smettere di pensare, ma alle quali affidiamo i nostri più profondi pensieri e le nostre condoglianze. Non pensiamo ad altro".