Milano e la mala: dalla Ligera a Vallanzasca, in mostra la storia criminale della città
Dalla "Ligera", la mala milanese che ebbe origine già nel XIX secolo, all'ascesa di malviventi del calibro di Francis Turatello, Angelo Epaminonda e Renato Vallanzasca. La storia criminale di Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta diventa l'oggetto di una nuova mostra ospitata da Palazzo Morando. La rassegna, realizzata in collaborazione con la polizia di Stato, si compone di 140 immagini d’epoca, video, documenti e "strumenti del mestiere": dalla celebre custodia del violino in cui il "solista del mitra" Luciano Lutring custodiva la sua arma ai dadi usati nelle bische clandestine, fino alle armi utilizzate dalla polizia per combattere il crimine.
La mostra inizia con il colpo del secolo: la rapina di via Osoppo
Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, inizia dalla fine della Seconda guerra mondiale e si dipana attraverso la famosa rapina di via Osoppo del 1958, definita "il colpo del secolo": l’assalto di sette uomini a un portavalori che fruttò un bottino di oltre 614 milioni di lire senza neppure sparare un colpo. L’episodio rappresentò l’apice della Ligera, che da lì in poi fu progressivamente sostituita, nel ventennio 1960-1980, da una nuova forma di criminalità. Furono gli anni dei gruppi omogenei (in alcuni casi con contatti con la mafia) che controllavano il gioco d'azzardo, la prostituzione e poi il traffico degli stupefacenti. I protagonisti di questa stagione hanno tutti un soprannome: "Faccia d'angelo" Turatello, il "Tebano" Epaminonda, il "Bel Renè" Vallanzasca. Nomi e soprannomi che hanno contribuito a creare una sorta di aura leggendaria intorno a loro, ma che non devono far dimenticare le tragedie che scaturirono dalle loro attività e dalle loro rivalità, spesso risolte in maniera brutale.
La storia criminale della città racconta la Milano che cambia
Le imprese dei malviventi delineano una metropoli che cambia: la Milano del boom economico, che vive anche di notte nelle bische, nei night club, nei circoli privati. Una città che si prepara a diventare la "Milano da bere" con i suoi eccessi. La mostra documenta tutti questi cambiamenti, mettendo in primo piano i quartieri della malavita: il Giambellino, l'Isola, la casba di via Conca del Naviglio e il Ticinese. Particolari focus saranno dedicati a specifici fenomeni, come i sequestri reali e quelli solamente minacciati, i luoghi di detenzione e le rivolte carcerarie, i gruppi di feroci killer come i famigerati "Apaches" del "Tebano" Epaminonda, che terrorizzarono la città nei primissimi anni Ottanta. Ma ci saranno anche eroi positivi: come il commissario Mario Nardone e il futuro questore della città Achille Serra. A chiudere la rassegna la sezione dedicata a Vallanzasca, il bandito della Comasina, ultimo rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni Ottanta lascerà il passo a nuove e più cruente forme di criminalità.
Milano e la mala: orari e prezzi della mostra
La mostra "Milano e la mala. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca" si potrà visitare da giovedì 9 novembre all’11 febbraio 2018 presso Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, in via Sant’Andrea 6. Il percorso espositivo, promosso dal Comune di Milano e organizzato dall'Associazione Spirale d'Idee, è stato curato da Stefano Galli. Questi i giorni e gli orari in cui la mostra sarà visitabile: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 20, il giovedì dalle 10 alle 22.30. Giorno di chiusura lunedì. Costo dei biglietti da 8 a 10 euro, più eventuale prevendita se acquistati online sul sito della mostra (www.mostramalamilano.it). Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.