174 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano, è guerra tra Sala e ambientalisti per 35 alberi abbattuti: “I verdi dovrebbero scusarsi”

È guerra tra i gruppi ambientalisti, i residenti del quartiere Città Studi da una parte e Politecnico e sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dall’altra sull’abbattimento di 35 alberi al parco Bassini per fare posto al nuovo dipartimento di Chimica dell’università. Circa cinquecento persone sono scese in piazza in un corteo arrivato davanti a Palazzo Marino. Durissima la reazione del sindaco, che difende l’operazione e attacca i verdi: “Da rappresentanti del mondo politico verde ho sentito accuse e richieste di mie scuse, penso che loro dovrebbero scusarsi con gli italiani perché sono riusciti a raccogliere a malapena il 2 per cento del consenso”.
A cura di Simone Gorla
174 CONDIVISIONI
Immagine

Manifestazioni, proteste, dichiarazioni infuocate e scambi di accuse. Trentacinque alberi del parco Bassini di Milano, abbattuti per fare posto al nuovo dipartimento di chimica del Politecnico, hanno provocato uno scontro frontale tra i gruppi ambientalisti e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Attivisti e residenti del quartiere sono scesi in piazza ieri sera, un corteo con circa cinquecento persone, partito proprio dal parco dove sono state tagliate le piante e arrivato dopo qualche ore davanti alla sede del comune di Milano, dove i manifestanti hanno lasciato rami e tronchi tagliati in segno di protesta.

Alberi abbattuti al parco Bassini, corteo di protesta contro sindaco e Politecnico

I manifestanti proprio di fronte all’università di piazza Leonardo Da Vinci hanno acceso delle fiaccole in segno di protesta per il taglio degli alberi. Ad aspettare il corteo un gruppo di manifestanti davanti al politecnico con uno striscione con la scritta: "Cemento sul parco Bassini la faccia sporca del Polimi. Rettore e senato colpevoli".

Sala si difende e attacca i verdi: Difendo questa operazione, si scusino gli ambientalisti

Durissima la reazione di Sala alla richiesta di scuse da parte dell'amministrazione. "Da rappresentanti del mondo politico verde ho sentito accuse e richieste di mie scuse, penso che loro dovrebbero scusarsi con gli italiani perché sono riusciti a raccogliere a malapena il 2 per cento del consenso, mentre in altri Paesi d’Europa sono arrivati anche al 15 per cento, perché un ambientalismo che è solo del ‘no' e della rigidità porta a queste cose", ha detto il primo cittadino in aula in Consiglio comunale, rispondendo alle critiche rivolte al suo operato da Elena Grandi, portavoce dei Verdi e assessore del Municipio 1.

Il sindaco: Io ci metto la faccia

"I Verdi in Italia oggi non possono vantarsi di niente perché non hanno mai raggiunto capacità di avere una forza negoziale. – ha aggiunto il sindaco – Essere i paladini di battaglie che non sono contestualizzate non paga. A me sta a cuore la questione ambientale vissuta in modo diverso da come è stata vissuta in Italia.”  Nel corso del suo intervento Sala ha poi ricordato le iniziative a favore delle politiche messe in atto dalla giunta in tema tutela ambientale e riduzioni delle emissioni nocive "Mi spiace che siano sacrificati gli alberi del Parco Bassini, ma difendo questa operazione voluta dal Politecnico e ci metto anche la faccia", ha detto Sala. L' iniziativa del Politecnico "aiuterà a far diventare Milano ancora più grande Milano", ha aggiunto il primo cittadino, e non si può definire una “vergogna” quanto voluto dall'ateneo. "Il sindaco continua a dire che siamo in emergenza climatica ambientale, ma alle dichiarazioni devono seguire i fatti – ha detto la Elena Grandi dei Verdi a margine del corteo -. Noi dobbiamo tutelare la nostra città, smetterla di cementificare e pensare davvero in modo più sostenibile”.

174 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views