Milano, degrado e illegalità: il Comune chiude il campo rom di via Idro
Entro la fine dell'anno il campo rom di via Idro a Milano è destinato a chiudere. La struttura in fondo a via Padova, aperta nel 1989 e destinata a essere temporanea, è diventata in 26 lunghi anni il centro di una situazione di illegalità diffusa, a lungo denunciata dai residenti e dalle diverse forze politiche che, nel corso della varie amministrazioni che si sono succedute, si sono trovate all'opposizione. L'ordinanza comunale è pronta: entro la fine del mese, come spiegato dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che aveva già anticipato la sua scelta qualche settimana fa, le 24 famiglie che vi abitano riceveranno la lettera d'avviso. Per tutti sono previsti posti nei centri di accoglienza: un'eventualità che potrebbe però essere rifiutata dagli abitanti del campo.
La storia del campo rom di via Idro
Il campo nomadi di via Idro è nato nel luglio del 1989 per ospitare temporaneamente 98 persone. Nel giro di 9 anni la struttura, che si trova nella zona alluvionale del Lambro e non dispone di una rete fognaria, è arrivata però a ospitare 400 persone. Nessuno dei tanti "Piani di emergenza per i rom" che sono stati elaborati ha mai cambiato radicalmente la situazione, nemmeno il famoso piano dell'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni, che stanziò 4 milioni di euro per agevolare gli allontanamenti: un piano definitivamente bocciato dalla Cassazione nel maggio 2013.
"Abbiamo cominciato nell’estate del 2013 a lavorare sul campo – ha detto Granelli -. Dieci famiglie si sono trasferite nel Pavese. Ne sono rimaste 24, che hanno ricevuto l’autorizzazione a sostare in via Idro. Altre sono state mandate via". Adesso la decisione di chiudere definitivamente il campo, arrivata dopo un’ispezione che le commissioni Urbanistica e Sicurezza di Palazzo Marino hanno effettuato lunedì mattina nel campo. Le conclusioni? "Un degrado inaccettabile", per il presidente della commissione Sicurezza Gabriele Ghezzi, che ha parlato di "tubature rotte e fogne a cielo aperto, bimbi che giocano in spazi precari". Conclusioni bipartisan: "Chiunque visiti il campo, capisce che è il momento di smantellarlo", ha detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella.
Il Comune chiude il campo rom di via Idro: decisione elettorale?
Molti leggono la decisione di chiudere il campo rom di via Idro come una scelta strategica in vista delle prossime Comunali 2016, che si giocheranno molto sul tema della sicurezza e della legalità. Ne è riprova anche la polemica politica che ha accompagnato le parole di Granelli.
"Dopo 4 anni di nulla assoluto ora il Comune fa finta di svegliarsi – dice Silvia Sardone, consigliera di Zona 2 in quota Forza Italia -. Ha continuato per anni a essere complice della situazione indegna di questi campi dove la criminalità è una costante. I cittadini della zona chiedevano interventi per contrastare la crescente delinquenza senza ricevere alcuna risposta. Ora la sceneggiata della vicina chiusura, nonostante la maggioranza in consiglio di zona 2 dica e voti altro. La prospettiva sembra essere quella di case popolari gentilmente offerte dal Comune ai rom. Pretendiamo chiarezza e serietà, non annunci pre elettorali". L'assessore Granelli replica: "Ricordo all'opposizione di centrodestra che le loro amministrazioni hanno pensato quel campo senza fognature, ma solo con un pozzo di raccolta delle acque nere, e che avevano previsto 5 milioni di euro per sistemare quel campo. Noi lo chiudiamo, come abbiamo fatto anche per quello di via Novara, facendo risparmiare soldi dei cittadini".
Lo stesso Granelli tempo fa aveva risposto così all'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, di Fratelli d'Italia, che aveva detto che i rom di via Idro mettevano a rischio l'incolumità dei cittadini impedendo ai tecnici di intervenire sulle chiuse del Lambro: "Ricordo che che quel campo è stato ‘gestito' per 15 anni dal vicesindaco De Corato del suo stesso partito, senza mai chiuderlo. È originale che ora, quando io sto per chiuderlo fa dichiarazioni che il suo assessorato non ha mai fatto in 15 anni".