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Covid 19

Milano, contributo per l’affitto a chi è in difficoltà: saranno accolte solo 2mila richieste

Il fondo del comune di Milano per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento dell’affitto di casa potrà coprire solo 2mila domande. Lo ha specificato l’assessore alle Politiche sociali e Abitative Gabriele Rabaiotti spiegando che finora sono quasi 5mila le richieste pervenute: “I milanesi potranno però continuare a inviare le domande fino alle ore 12 del 20 maggio – ha spiegato – l’obiettivo è versare i contributi entro la metà di giugno”
A cura di Chiara Ammendola
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Sono già 4.931 le domande presentate dai milanesi per richiedere il contributo di 1.500 euro per il pagamento dell'affitto predisposto dal comune di Milano per l'emergenza Coronavirus: di queste solo 2mila riceveranno il bonus che sarà versato direttamente al proprietario di casa. I dati sono stati forniti dall'assessore alle Politiche Sociali e Abitative Gabriele Rabaiotti: "In una settimana sono giunte 4.931 domande, di queste meno delle metà sarà accolta – ha spiegato – i milanesi potranno però continuare a inviare le domande fino alle ore 12 del 20 maggio".

È probabile che non ci saranno abbastanza risorse per tutte le domande

Il contributo totale è di circa 3 milioni di euro, di cui 580mila euro che Regione Lombardia ha destinato ad hoc e oltre 2,4 milioni recuperati da avanzi di precedenti misure non utilizzate, in particolare dalla morosità incolpevole degli anni precedenti. L'assessore Rabaiotti ha spiegato che il contributo accordato verrà versato direttamente sull'Iban del proprietario di casa, previo il suo consenso: "Dal 20 maggio il Comune si prenderà una settimana per verificare i requisiti delle famiglie e avvierà i contatti con i proprietari di casa, con l'obiettivo di versare i contributi entro la metà di giugno – ha aggiunto – è ragionevole immaginare che avremo domande ammissibili per cui non avremo risorse".

Valorizzate famiglie monoreddito e monogenitoriali

Di fatto le domande hanno già superato il numero che il fondo di 3 milioni di euro potrà coprire: ora sarà fondamentale la selezione delle richieste che avverrà seguendo determinati criteri. Nello specifico come annunciato nel bando del 29 aprile verranno considerati criteri preferenziali condizioni particolarmente legate all’emergenza: la cessazione, riduzione o assenza dell’attività lavorativa a partire dal 1° febbraio di quest’anno; il ricovero ospedaliero per sintomi da Covid-19 o il decesso di un componente familiare dal 1° febbraio; la presenza di persone con invalidità maggiore del 66% all’interno del nucleo. Verranno valorizzati anche i nuclei familiari monogenitoriali e le famiglie numerose monoreddito, maggiore attenzione ci sarà per i single.

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