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Milano come Londra: arriva la Oyster Card, la tessera prepagata per viaggiare sui mezzi pubblici

Il Consiglio comunale, che sta discutendo la contestata delibera del cambio delle tariffe Atm, ha approvato all’unanimità l’emendamento che prevede l’introduzione di una Oyster Card dedicata al trasporto cittadino pubblico: si tratta di una tessera prepagata ricaricabile che calcolerà in automatico la tariffa più vantaggiosa in base alle esigenze di chi viaggia.
A cura di Chiara Ammendola
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Tempo di cambiamenti il trasporto pubblico locale milanese dopo che quest'oggi il Consiglio comunale ha votato all'unanimità l'emendamento relativo all'introduzione di una vera e propria Oyster Card milanese. Ovvero di una tessera prepagata ricaricabile per viaggiare su tutti i mezzi pubblici Atm che darà la possibilità a chi viaggia di calcolare automaticamente la migliore tariffa dei biglietti a disposizione a seconda delle proprie esigenze. Si tratta di una proposta del gruppo della lista Milano Progressista, portata avanti dalla consigliera Anita Pirovano che ha come obiettivo quello di andare incontro alle esigenze dei cittadini dopo la decisione del cambio del sistema tariffario Atm: "Il calcolo della tariffa più vantaggiosa avviene già in metropolitana quando chi viaggia utilizza la carta di credito per pagare – ha detto Anita Pirovano, capogruppo di Milano Progressista, illustrando l'emendamento – ma noi vogliamo che questa possibilità venga introdotta per tutti i cittadini e non solo per chi possiede una carta di credito".

No alla denominazione italiana della carta: si chiamerà Oyster Card

Mentre sono stati bocciati invece due subemendamenti proposti rispettivamente dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico e dal consigliere della Lega Gabriele Abbiati. Il primo aveva proposto di restringere l'utilizzo della Oyster Card ai soli cittadini residenti in città da almeno 10 anni perché, ha spiegato, "ritengo sia importante stabilire questo tipo di agevolazione per chi produce, lavora e paga le tasse in città. Chi viene da fuori non deve essere privilegiato rispetto agli altri". Mentre il consigliere Abbiati aveva proposto di cambiare il nome stesso della carta abbandonando la denominazione inglese per una più italiana "Carta Milano Servizi": entrambi i subemendamenti però sono stati bocciati.

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