video suggerito
video suggerito

Milano, cittadini contro il parcheggio in via Borgogna e l’Arena Certosa

Comitati di cittadini e commercianti di Milano protestano contro due grandi interventi urbanistici: il mega-parcheggio interrato di via Borgogna e l’Arena Certosa nei pressi dell’omonimo viale. Nel primo caso sarebbe a rischio la copertura finanziaria dell’opera, nel secondo i residenti lamentano di non essere stati consultati. In entrambe le situazioni il rischio è quello di uno stallo prolungato.
A cura di Francesco Loiacono
183 CONDIVISIONI
L'area di largo Toscanini - via Borgogna dove deve essere realizzato il parcheggio sotterraneo (Facebook)
L'area di largo Toscanini – via Borgogna dove deve essere realizzato il parcheggio sotterraneo (Facebook)

Il pensiero va subito alla famosa sindrome Nimby, (dall'inglese "Not in my back yard", non nel mio cortile). Alcuni comitati di cittadini e commercianti milanesi secondo quanto riporta il Corriere della sera hanno scritto al Comune, al prefetto e alla Corte dei Conti per protestare contro due grandi interventi urbanistici che riguarderanno due diverse aree della città. Il primo è il maxi-parcheggio interrato di via Borgogna, un progetto che risale alla giunta Albertini ma che adesso, dopo anni di stallo, verrà portato avanti sotto l'amministrazione Pisapia: secondo una comunicazione ufficiale di Palazzo Marino i lavori sono iniziati lo scorso 15 febbraio. Il cantiere per realizzare i quattro piani sotterranei del parcheggio, che sorgerà vicino alla fermata della nuova metro 4 a San Babila (largo Toscanini) dovrebbero durare 27 mesi.

I Comitati lamentano di non essere stati consultati

Il secondo progetto osteggiato dai residenti è quello dell'Arena Certosa: si tratta di un'area da 68mila metri quadri che sorge vicino all'omonimo viale e che è stata presa in gestione per sei anni dalla società di Vittorio Quattrone, noto promoter milanese. Quattrone la vorrebbe usare per farne un polo del divertimento e dei concerti, organizzando qui l'edizione 2017 del City Sound, festival che ha raccolto l'eredità del Milano Jazzin' festival. In quest'ultimo caso i comitati cittadini della zona 8 lamentano il fatto di non essere stati interpellati dal manager, al contrario di alcune dichiarazioni da lui rilasciate quando la notizia della realizzazione dell'Arena Certosa è stata divulgata.

Nel caso del parcheggio sarebbe a rischio la copertura finanziaria

Nel caso del maxi parcheggio di via Borgogna, invece, i residenti e i commercianti della zona hanno esposto i loro dubbi anche al prefetto Marangoni e alla magistratura contabile. Secondo loro difatti la copertura economica dell'infrastruttura sarebbe a rischio, inficiata anche dal fatto di essere stata concepita 15 anni fa, quando la situazione della mobilità e dei parcheggi cittadini era diversa – per dirne una, si progettava un maxi-parcheggio sotterraneo anche al posto della Darsena.

In entrambi i casi, comunque, quello che potrebbe non cambiare è l'esito di questo confronto-scontro tra chi deve eseguire i lavori e i comitati che vi si oppongono: si rischia una situazione di stallo dalla quale sicuramente ne verrebbe fuori malconcia tutta Milano. Ascolto, condivisione con i cittadini e la loro partecipazione delle decisioni dovevano essere la stella polare dell'amministrazione Pisapia, e in alcuni casi – si veda la variante per i cantieri della metro 4 in zona Argonne – è stato effettivamente così. In questo caso invece questo principio sembra non essere stato applicato, con tutte le conseguenze negative che questa mancata scelta a monte potrebbe comportare.

183 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views