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Milano, chiesto il processo immediato per Antonio Cianci: accoltellò anziano al San Raffaele

Il pubblico ministero Nicola Rosato ha avanzato la richiesta sul processo immediato per Antonio Cianci, responsabile dell’accoltellamento e della rapina del 9 novembre scorso ai danni di un uomo di 79 anni: la vittima fu colpita all’interno del parcheggio sotterraneo dell’ospedale San Raffaele di Milano. Cianci si trovava nel nosocomio milanese in permesso dal carcere di Bollate, dopo l’ergastolo comminatogli per quattro omicidi commessi a fine anni ’70.
A cura di Luca Giovannoni
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Antonio Cianci - Foto Corriere.it
Antonio Cianci – Foto Corriere.it

Il pm di Milano Nicola Rossato ha chiesto il processo con rito immediato per Antonio Cianci, responsabile dell'accoltellamento e della rapina avvenuti lo scorso 9 novembre nei confronti di un uomo di 79 anni. La violenza si era consumata nel parcheggio sotterraneo dell‘ospedale San Raffaele, dove Ciacci si trovava in permesso speciale dal carcere dopo l'ergastolo comminatogli per quattro omicidi commessi alla fine degli anni '70. Il pubblico ministero Nicola Rosato ha avanzato la richiesta sul processo immediato, tali disposizioni saranno prese in esame dal giudice per le indagini preliminari Ilaria De Magistris, successivamente lo stesso Cianci potrà decidere se richiedere o meno il rito abbreviato. Durante l'interrogatorio in carcere a San Vittore, l'ergastolano si era rifiutato di rispondere alle domane del giudice.

I precedenti di Cianci

Gli era stato accordato il terzo permesso premio di 12 ore a distanza di pochi mesi, ma Antonio Cianci ha tradito totalmente la fiducia del personale del carcere di Bollate, commettendo il violento gesto contro l'anziano, vittima innocente della sua aggressione. Negli anni '70 Cianci si era macchiato dell'uccisione di tre carabinieri a Melzo: il maresciallo Michele Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini. Anche in occasione della rapina e del ferimento del 79enne le indagini sembrano dimostrare che il gesto di Cianci sia stato premeditato e non dettato da un eccesso di follia momentanea. Al momento dell'aggressione l'ergastolano era travestito da operatore sanitario, proprio per non destare sospetti e riuscire a raggirare più facilmente l'anziana vittima.

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