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Milano capitale degli stagisti: ma la maggior parte guadagna meno di 500 euro al mese

Secondo una ricerca promossa dal comune di Milano insieme con Repubblica degli Stagisti sarebbero più di 30mila gli stage curricolari ed extracurricolari attivati nel 2017 nella città di Milano. Ma la maggior parte riceve un’indennità dalle aziende inferiore a 500 euro, solo il 22% invece guadagna più di 750 euro. Per gli stage invece effettuati durante il periodo di studi sono quasi tutti gratuiti. Aumentata poi anche l’età media degli stagisti extracurricolari che va dai 26 ai 35 anni.
A cura di Chiara Ammendola
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Ancora una volta Milano si classifica come capitale d'Italia degli stagisti. Almeno secondo quanto emerso dalla ricerca curata da Eleonora Voltolina, fondatrice della testata giornalistica online Repubblica degli Stagisti, presentata questa mattina dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani. Come si legge dall'indagine nel 2017 sono stati oltre 11mila i tirocini extracurricolari attivati nel comune di Milano, ai quali si aggiungono i circa 5.600 avvenuti nell’area della Città metropolitana, per un totale di quasi 17mila tirocini extracurricolari. Mentre per quanto riguarda i tirocini curricolari sono circa 10mila quelli attivati in città e 4mila quelli attivati nella Città metropolitana. Numeri che se guardati con la lente d'ingrandimento rilevano dati interessanti sia da parte delle aziende che da parte degli stessi stagisti: in merito ai tirocini extra curriculari (che hanno in media una durata maggiore rispetto a quelli curricolati), il 13% degli stagisti ha meno di vent'anni, il 37% ha tra i 20 e i 35 anni, il 35% ha tra i 26 e i 35 anni, e il 15% ha più di 35.

La maggior parte degli stagisti ha tra i 26 e i 35 anni

Se poi si guarda all'aspetto economico si scopre che le cosiddette indennità che le aziende concedono agli stagisti variano con percentuali di differenze molto alte: a preoccupare è sicuramente il 41% dei tirocini extracurricolari mappati che prevede un'indennità inferiore a 500 euro al mese, mentre al 37% degli stagisti è concessa un'indennità compresa tra i 500 e i 750 euro al mese, e solo il 22% prevede un rimborso spese superiore ai 750 euro. Dati che per una città cara come Milano rappresentano un netto ostacolo per un giovane, o presunto tale, che, spesso fuori sede, è costretto a mantenersi con il solo rimborso economico concesso dall'azienda. Se si considera che il costo medio di una stanza in affitto a Milano è di circa 530 euro, la domanda sorge spontanea.

I tirocini curricolari sono perlopiù gratuiti

A questi dati, così come spiegato dalla stessa Voltolina, si aggiungono le due criticità emerse dalla ricerca che rappresentano forse i temi più importanti quando si parla di sostenibilità degli stage e di efficacia in termini di occupabilità e sbocchi lavorativi: "I soggetti promotori sono molto restii a registrare l'entità del rimborso spese (nel caso di tirocini curriculari, per i quali l’indennità non è obbligatoria, addirittura non solo l’ammontare ma la presenza stessa dell’indennità) – spiega la giornalista e curatrice della ricerca – e la percentuale di assunzione post stage. Due aspetti che invece sarebbe opportuno monitorare con attenzione". Se si guarda ai tirocini curricolari invece, quelli svolti prevalentemente durante il periodo di studi, sono per lo più gratuiti, inoltre solo il 30% di chi propone uno stage monitora se l’esperienza si sia trasformata in impiego. "L'obiettivo del Comune è quello di conoscere e vigilare. Lo stage, i tirocini possono essere validissimi strumenti di ingresso nel mondo del lavoro, se usati in modo corretto da aziende ed enti di formazione –  spiega l’assessore Tajani – Milano, che sul lavoro ha costruito la sua identità, non può adattarsi a scelte al ribasso".

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