Milano, caccia al baby-bandito autore di una rapina milionaria in Cile

Un baby-bandito milionario potrebbe aggirarsi tra Milano e l'hinterland. Lui si chiama Kevin Jorge Terko Olguin Sepulveda ed è un 22enne cileno. In patria, il 12 agosto 2014 il ragazzo ha fatto parte di un commando che nell'aeroporto internazionale di Santiago del Cile ha assaltato un furgone portavalori riuscendo a portare a casa un bottino di circa 10 milioni di euro. La storia del colpo e della caccia all'uomo che si è scatenata subito dopo in più Paesi tra cui l'Italia è raccontata da un articolo del Corriere della sera.
Il giovane cileno è stato per qualche tempo a Milano
Il quotidiano milanese spiega come Kevin conosca il capoluogo lombardo per averci abitato: e difatti la foto del suo profilo Facebook – che è fermo dal 2012 – lo mostra in posa davanti al Duomo. A Milano abita anche la sua ragazza, precisamente nella zona multietnica di via Padova. Ed è proprio qui, forse, che il ragazzo, dopo aver trascorso il periodo immediatamente successivo al colpo a Santo Domingo, si è rifugiato. La guardia di finanza era arrivata a rintracciare la fidanzata del ragazzo, ma un blitz che sarebbe dovuto scattare a settembre è saltata all'ultimo minuto: complice involontario un giornalista cileno, che mandato dalla sua rivista a fare alcune interviste per un terremoto avvenuto nel Paese sudamericano proprio negli stessi giorni – per la precisione il 16 settembre – ha inavvertitamente messo in allarme la ragazza.
Molti componenti della banda sono stati rintracciati dai carabinieri cileni, che indagano sulla rapina. Kevin ancora no: la magistratura cilena ha già pronta per lui una condanna di almeno 15 anni e la richiesta di estradizione. Il baby-bandito, però, non si trova. È ancora in giro, magari anche nel nostro Paese, a godersi il frutto della sua rapina, che in Cile è stata soprannominata il "colpo del secolo": circa un milione di euro a testa, considerando che la banda di malviventi sarebbe stata formata da otto o nove persone. Dalla sua, oltre ai soldi, avrebbe anche la disponibilità di molteplici documenti di identità. Chissà se gli basteranno per rimanere "uccel di bosco".