Milano, brusca fermata della metro alla stazione Gambara: una donna in ospedale
Questa mattina, intorno alle 9, si è verificato un altro incidente sulla Linea rossa della metropolitana di Milano, alla stazione Gambara sulla M1. Per motivi ancora da accertare, la metro ha fatto una brusca frenata, che ha fatto cadere in avanti tutti i passeggeri. Molti sono riusciti a rimanere in piedi e a reggersi ai corrimani, ma una signora di cinquant'anni è stata meno fortunata. La donna è purtroppo caduta riportando delle lievi ferite: è stata soccorsa immediatamente e portata all'ospedale in codice verde. A denunciare lo stop improvviso della M1, il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico: "Prendere i mezzi è diventato come uno sport estremo in cui i milanesi mettono a repentaglio la loro incolumità. Ho presentato una question time all’assessore Granelli per capire cosa sta succedendo, soprattutto dopo aver letto una notizia in merito a un attacco hacker al sistema di sicurezza della metropolitana. Che tutte questi problemi siano causati proprio dalla facilità con cui si può attaccare i software di ATM? Forse lo sapremo quando risponderanno alla mia interrogazione in proposito. Prima di aumentare il costo del biglietto, rivolgo a Sala l’appello a tutelare sulla sicurezza dei nostri concittadini che scelgono di prendere i mezzi pubblici!".
Brusche fermate nella metro di Milano: aperta un'inchiesta
Non è la prima volta che simili incidenti si verificano sulla metropolitana di Milano. Solo qualche giorno fa, sempre sulla M1, un'altra brusca frenata causata da un'anomalia ha causato il ferimento di una donna di 89 anni, trasportata alla clinica di Città Studi in codice giallo a causa della caduta. Questi episodi sono stati così frequenti negli ultimi mesi, che la Procura di Milano sta indagando per lesioni colpose per le fermate improvvise della metropolitana. Le indagini dovranno determinare se queste siano causate da malfunzionamento dei convogli, sistemi di sicurezza o errori del personale Atm. Finora sono stati aperti due fascicoli, sui quali stanno lavorando i pubblici ministeri Maura Ripamonti e Mauro Clerici.