Milano, avvocato lascia 5,6 milioni di euro in eredità al Comune: “Usateli per i poveri”

Un'eredità da record. È quella che il Comune di Milano si è ritrovata inaspettatamente tra le mani: 5,6 milioni di euro, provenienti dal patrimonio di un avvocato, Rinaldo Spataro, morto l'anno scorso a 74 anni. Un'unica richiesta: che i suoi beni vadano in "opere di beneficenza e assistenza ai bisognosi". Un vero e proprio atto di amore per Milano, quello di Spataro, figlio di immigrati calabresi e nato nel capoluogo lombardo nel 1940. Senza moglie né figli, ha voluto donare tutto alla "città dove sono nato e vissuto", come ha scritto nel lascito, che "ha avuto un particolare significato nello sviluppo della mia personalità e della mia esistenza, mi ha dato tutto". E Spataro ha voluto restituire a Milano tutto quel che la città gli ha dato, forse anche con gli interessi.
L'eredità da record
Palazzo Marino si troverà così ad amministrare un negozio di 62 metri quadrati in via Melchiorre Gioia, un box in viale Bligny, un appartamento di quattro locali in via Visconti Venosta utilizzato come studio dall'avvocato, la sua residenza di sei locali in corso Indipendenza e un trilocale a Cesano Boscone, alle porte di Milano. Spataro, deceduto in circostanze tragiche nelle acque del canale Muzza, dove amava nuotare, nel suo testamento ha ricordato anche il suo amore di gioventù, donandole 50mila euro, e ha lasciato una somma a chi si sarebbe fatto carico dei suoi funerali. L'eredità lasciata al Comune rappresenta probabilmente un record, anche se non è la prima volta che i cittadini lasciano i propri beni a Palazzo Marino: è accaduto nel 2011 con Dario Granata e nel 2010 con Natalina Marziani. Molti anche quelli che donano oggetti al Comune mentre sono ancora in vita. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricordato tutti questi benefattori dedicando loro una giornata speciale nel febbraio 2014: chissà che un'altra non venga celebrata per l'avvocato Spataro.