Milano, anziani morti al Pio Albergo Trivulzio, istituita una commissione di verifica
Tre indagini in parallelo per ricostruire cosa sia avvenuto al Pio Albergo Trivulzio di Milano, storica struttura di assistenza per anziani accusata di aver sottostimato i decessi avvenuti nelle ultime settimane, senza considerare la possibilità che molti ospiti siano deceduti dopo aver contratto il covid-19. Sull'accaduto la Procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, mentre il ministero della Salute ha annunciato l'invio di ispettori. Intanto anche Regione Lombardia si è attivata sul caso.
Pio Albergo Trivulzio, avviata commissione di verifica su morti sospette
"Abbiamo istituito una Commissione di verifica per far chiarezza sui fatti avvenuti al Pio Albergo Trivulzio negli ultimi mesi", hanno spiegato il governatore lombardo, Attilio Fontana, e l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, affermando che che "è necessario analizzare ogni elemento con la massima trasparenza e dissipare ogni dubbio, soprattutto quando si tratta della vita delle persone". La Commissione è diretta da Vittorio Demicheli, Direttore Sanitario ATS Milano, e conta al suo interno: Giovanni Canzio, Presidente ORAC (Organismo Regionale Anti Corruzione), indicato da Regione Lombardia, Gherardo Colombo, indicato dal Comune di Milano, Giovanna Beretta, Primario riabilitazione Ospedale Niguarda, Presidente SIMFER Lombardia, Claudia Toso, medico del lavoro, componente unità di crisi coronavirus di Regione Lombardia e ATS Brianza, Matteo Marchesi, medico legale, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Marco Bovio, risk manager, ASST Lodi, Antonio Colaianni, Responsabile UOC Vigilanza e Controllo Strutture Socio Sanitarie, ATS Milano. "L'organismo ha il compito di accertare i fatti con la massima trasparenza – ha spiegato il governatore Fontana – con particolare riferimento alle procedure adottate sin dalle fasi iniziali per gestire la situazione di emergenza legata al coronavirus".
Le accuse: decessi sottostimati e attribuiti a bronchite
Le accuse arrivate soprattutto da alcuni sindacalisti sono di aver cercato di nascondere una situazione grave, con una settantina di morti a fronte delle 19 ufficialmente dichiarati, attribuendo a bronchiti quelli che in realtà sarebbero decessi con covid-19. In una nota ufficiale il Pio Albergo Trivulzio ha replicato che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel primo trimestre 2020 i decessi sono stati solo cinque in più: 170 contro 165, mentre nel mese di marzo 2020 al PAT sono risultati 18 decessi in più rispetto al corrispondente mese del 2019. "Una situazione che non si configura come strage nascosta ma conferma che al Pat non vi sia una situazione fuori controllo", il commento della dirigenza.