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Milano, anziani e giovani diventano coinquilini grazie al progetto “Prendi in casa uno studente”

Due coinquiline, Gina e Sofia, che da circa cinque mesi condividono un appartamento in via Padova a Milano: la loro convivenza è iniziata grazie al progetto “Prendi in casa uno studente” promosso dall’associazione MeglioMilano nell’ambito del progetto Milano 2035, con il contributo di Fondazione Cariplo che dà la possibilità agli studenti fuorisede di accedere a prezzi agevolati a stanze singole in appartamenti di proprietà di anziani autosufficienti: “Un modo per aiutarsi a vicenda”, spiegano Gina e Sofia che non sembrano affatto notare i 50 anni di differenza che le separano.
A cura di Chiara Ammendola
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Sofia e Gina nel loro appartamento a Milano (Foto Simone Giancristofaro)
Sofia e Gina nel loro appartamento a Milano (Foto Simone Giancristofaro)

Loro si chiamano Gina e Sofia e sono due coinquiline che vivono insieme a Milano in un appartamento in via Padova e, come tutte le coinquiline, hanno le proprie abitudini, i propri spazi e anche i propri difetti, ma hanno imparato a volersi bene e a rispettarsi, nonostante i loro quasi 50 anni di differenza. Sì perché Gina è una ex insegnante in pensione mentre Sofia è una studentessa di editoria e dall'ottobre dello scorso anno condividono l'appartamento di Gina grazie al progetto "Prendi in casa uno studente" che le ha messe in contatto.

Una casa da condividere per aiutarsi a vicenda

Promosso dall'associazione MeglioMilano nell'ambito del progetto Milano 2035, con il contributo di Fondazione Cariplo, "Prendi in casa uno studente" ha come scopo quello di aiutare, in modi diversi, sia gli studenti che sono in cerca di una casa a Milano che sia tranquilla e soprattutto economica sia gli anziani che possono così alleviare il proprio senso di solitudine accogliendo in casa giovani con i quali condividere la propria quotidianità. Da una parte c'è quindi un pensionato autosufficiente che ha spazio in casa, dall'altro un giovane non residente a Milano in cerca di un alloggio che magari lo faccia sentire più a casa: gli ospiti non pagano un vero affitto ma partecipano alle spese di casa con un rimborso mensile che viene fissato in anticipo e collaborano nella gestione quotidiana della casa come farebbero in un qualunque altro appartamento in affitto.

Sofia: Volevo una camera tutta mia ma non potevo permettermelo

Il progetto finora ha raccolto tantissime adesioni da un lato e dall'altro e i numeri positivi oltre che l'entusiasmo e il favore di chi ha partecipato a "Prendi in casa uno studente" hanno spinto gli ideatori del progetto a portare avanti l'iniziativa. Lo sanno bene Gina e Sofia che vivono insieme da quasi sei mesi ormai e hanno trovato il loro perfetto equilibrio. Sofia ha scelto dopo tre anni di convivenza con altre studentesse di affrontare questa nuova esperienza: "Sono una fuorisede e avevo bisogno di essere indipendente, almeno in parte, ma una stanza singola a Milano sarebbe stata impossibile per me visti i prezzi – spiega la 22enne – così ho deciso di aderire a questo progetto che mi ha fatto incontrare Gina". "Ho una figlia di 38 anni che non vive a Milano e ho sempre avvertito in parte la sensazione di essere sola, faccio tante cose ma quando arrivi a casa la sera è bello sapere che c'è qualcuno che ti accoglie – spiega Gina – prima ci siamo viste io e lei per conoscerci e da lì è iniziato tutto".

Gina: Grazie a questa esperienza ho capito che condividere arricchisce

Hanno due caratteri diversi queste due coinquiline atipiche, mentre Sofia preferisce stare a casa a guardare serie tv, la più grande Gina esce spesso con gli amici: "A volte vado a cena e bevo in compagnia e mi diverto. Cosa ho capito da questa esperienza? – spiega la più grande di casa – condividere secondo me arricchisce, io da lei apprendo tanto". E quando le viene chiesto dei difetti di Sofia, sembra ve ne sia uno che proprio non riesce a mandare giù: "Lascia spesso la luce accesa nel corridoio mentre è in camera, potrebbe evitare ecco – spiega ridendo la ex insegnante – ma lei lo sa, glielo dico e non si arrabbia, vero Sofia?". Sofia invece non ha nulla da rimproverare alla sua coinquilina: "Spesso esce e mi fa preoccupare perché la sento tornare tardi e a volte sento di dover fare io la mamma con lei ma sono contenta che sia così piena di vita". Si vogliono bene Sofia e Gina e insieme più che coinquiline sembrano proprio una piccola tenera famiglia.

Un progetto che unisce anziani e giovani

Secondo quanto emerso dai dati riportati dall'associazione Meglio Milano, degli oltre 180mila iscritti ai principali atenei milanesi, secondo i dati riportati dall’associazione, il 72% degli studenti non è residente in città. Ecco quindi che, prima dell’inizio di semestre, i ragazzi si trovano alle prese con i vertiginosi prezzi di stanze e appartamenti: secondo i dati 2019 di Soli affitti, Milano è la città universitaria più cara. Dall’altra parte ci sono gli anziani. Stando sempre ai dati dell’associazione, sono circa 320mila gli over 65 residenti a Milano, di cui buona parte ancora autosufficiente ma alle prese con una case troppo grande per le proprie esigenze. Ecco che le esigenze di entrambi vengono soddisfatte grazie a questo progetto: secondo gli ultimi dati diffusi sono 6.500 gli studenti che hanno chiesto di partecipare, oltre 600 nell’ultimo anno. Sono invece 630 le convivenze studente-anziano avviate e il 97% dei partecipanti è soddisfatto della convivenza avviata.

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