Milano, anziana ospite del Trivulzio morta per setticemia con piaghe da decubito: aperta inchiesta
Nuova inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, la Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Milano finita al centro delle polemiche per via dell'elevato numero di anziani ospiti morti durante la fase più acuta della pandemia di coronavirus. La procura di Milano, che già indaga sullo storico ente assistenziale milanese e su altre strutture simili, in cui il virus è riuscito a entrare facendo una vera e propria strage, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sulla morte di un'anziana di 78 anni, che era ospite proprio del Pat.
La denuncia del fratello della vittima: Abbandonata, senza assistenza
La donna, stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, è deceduta lo scorso 21 maggio all'ospedale Fatebenefratelli per una setticemia (infezione del sangue) "causata da piaghe da decubito andate in necrosi, perché abbandonata, senza assistenza" da parte del personale della Rsa, stando alla denuncia presentata dal fratello della vittima tramite l'avvocato Alberto Tucci. Il calvario dell'anziana era iniziato due giorni prima, il 19 maggio, quando la 78enne era stata ricoverata all'ospedale San Giuseppe. L'indomani la donna era stata trasferita al Fatebenefratelli, dove poi è morta. Secondo i famigliari della 78enne però la sua morte sarebbe appunto riconducibile a gravi mancanze da parte del personale del Trivulzio, che non avrebbe spostato di frequente l'anziana sul suo letto favorendo così la formazione di piaghe da decubito. Durante una conferenza stampa organizzata dal legale della famiglia sono state mostrate proprio le profonde piaghe sul cadavere della 78enne. Sarà adesso la magistratura ad accertare i fatti, chiarendo se vi siano responsabilità da parte dell'ente assistenziale.