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Milano, annullato lo sciopero dei mezzi: il prefetto precetta i lavoratori Atm

Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha precettato i lavoratori di Atm: annullato lo sciopero proclamato dall’Usb per venerdì 15 maggio. Protesta il sindacato, che preannuncia altre agitazioni nei prossimi giorni. Possibile, ma molto remota, la possibilità di blocchi spontanei: si rischierebbero dure sanzioni.
A cura di Francesco Loiacono
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Il venerdì dei pendolari e di tutti gli utilizzatori dei mezzi pubblici a Milano è salvo: il prefetto Francesco Paolo Tronca, per la seconda volta in circa un mese ha usato lo strumento della precettazione per scongiurare uno sciopero. Era accaduto in occasione di quello indetto dalla Cub nel giorno inaugurale del Salone del mobile, adesso accade per quello in programma il 15 maggio da parte dell'Unione sindacale di base. I dipendenti dell'Atm, l'Azienda di trasporti milanese, saranno così obbligati a non astenersi dal lavoro, per scongiurare i rischi legati a quella che doveva essere la prima agitazione indetta durante il periodo di Expo. Uno sciopero che rischiava di avere conseguenze pesanti anche per la contemporanea allerta maltempo: venerdì su Milano dovrebbero abbattersi temporali e persino grandine. Metropolitane, tram e bus funzioneranno quindi regolarmente anche nelle fasce inizialmente interessate dall'agitazione, tra le 8.45 e le 15 e dalle 18 a fine corse. Possibile, ma molto remota, la possibilità di blocchi spontanei, anche se ci sarebbero nel caso pesanti sanzioni disciplinari.

Protesta l'Usb

La decisione del prefetto Tronca non è piaciuta all'Usb, che annuncia battaglia: "Organizzeremo ancora forme di protesta, nei prossimi giorni, anche un altro sciopero del trasporto pubblico a livello regionale intorno ai primi di giugno", afferma Aldo Pignataro. Anche dai sindacati confederali – che non c'entravano con lo sciopero di venerdì – è arrivata la condanna alla decisione di corso Monforte di ricorrere per la seconda volta in un mese alla precettazione: "Il diritto di sciopero va difeso. La precettazione è uno strumento sbagliato – hanno detto in una nota le segreterie territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Or. S. A, Sama, Faisa Confail, che evidenziano poi come la precettazione decisa dal prefetto possa essere una conseguenza dello sciopero indetto il 28 aprile dalla Cub: "Era contro un accordo approvato secondo le regole vigenti dalla stragrande maggioranza della Rsu e proclamato da una organizzazione sindacale che non aveva voluto partecipare alla trattativa. Un gioco al rialzo che ha usato come ostaggi i cittadini. Avevamo denunciato in quella occasione il rischio che quelle azioni determinassero interventi sbagliati più pesanti sul diritto di sciopero durante il semestre di Expo. Così è accaduto, per altro su uno sciopero che nulla c'entra con i temi di Expo a dimostrazione di un danno che riguarda tutto il sindacato".

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