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Milano, ancora una retata contro i migranti alla Stazione Centrale

Continua l’attività della Questura di Milano: oggi un’altra giornata di controlli sui migranti nella zona della Stazione Centrale, che fa seguito a quelle del 26 e del 17 luglio, durante la quale un agente di polizia è rimasto ferito.
A cura di Valerio Papadia
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È stata un'altra mattinata di controlli sui migranti alla Stazione Centrale, quella di oggi, martedì primo agosto, da parte degli agenti della Questura di Milano. Come si legge in una nota, i controlli si sono resi necessari per "il contrasto della criminalità diffusa" proprio nella zona dello scalo ferroviario meneghino. La retata è stata effettuata in piazza Duca d'Aosta, piazza Luigi di Savoia e piazza IV Novembre.

L'operazione ha visto un ingente spiegamento di forze: al blitz, coordinato dai dirigenti di commissariato Angelo De Simone e Anna Bruno, hanno infatti partecipato gli uomini della Sezione Volanti, della Squadra Mobile di Milano, gli agenti della Polmetro, l'antidroga, le unità cinofile, la scientifica, la Digos e i carabinieri. La retata ha richiesto la chiusura del varco di accesso alla stazione presente in piazza Duca d'Aosta, mentre gli agenti hanno circoscritto il perimetro, che è stato interdetto al traffico pedonale.

La retata del 17 luglio: un agente accoltellato

Il blitz di questa mattina ha fatto seguito a quello dello scorso 26 luglio, durante il quale gli agenti della Questura di Milano hanno effettuato operazioni analoghe a quelle odierne. La retata era partita in seguito a quanto avvenuto, all'interno della Stazione Centrale, lo scorso 17 di luglio, quando un agente di polizia 35enne era stato accoltellato da un immigrato di 31 anni che, agli agenti che lo avevano arrestato aveva poi dichiarato di voler morire per Allah. Le condizioni dell'agente, per fortuna, non si sono rivelate gravi: la forza del fendente era stata infatti smorzata dal giubbotto antiproiettile.

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