Milano, anche Sala il 29 aprile alla commemorazione per Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi
Milano si prepara al tradizionale 29 aprile "nero". Da anni durante la giornata vengono commemorati tre esponenti dell'estrema destra – lo studente Sergio Ramelli, il consigliere provinciale missino Enrico Pedenovi e il gerarca fascista Carlo Borsani -, con manifestazioni nelle quali spesso vengono sfoggiati saluti romani e altri vessilli di un passato infausto. Quest'anno le celebrazioni arrivano a pochi giorni dal divieto imposto da prefettura e questura per la "contromanifestazione" dell'ultradestra del 25 aprile. Da quattro anni, infatti, nel giorno in cui si celebra la Liberazione, veniva organizzata al campo X del cimitero Maggiore una parata per ricordare i 921 caduti della Repubblica sociale italiana e i loro alleati nazisti seppelliti al Musocco.
Il 25 aprile, seppur con qualche momento di tensione, è passato in maniera piuttosto tranquilla. I movimenti di estrema destra non hanno sfidato i divieti di prefetto e questore. Adesso c'è attesa per capire cosa succederà domani, quando nei pressi della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne – poco lontano da dove il 29 aprile del 1975 Sergio Ramelli venne ucciso da un gruppo riconducibile ad Avanguardia operaia – si ritroveranno CasaPound, Forza Nuova e altri militanti dell'estrema destra. Il programma non prevede cortei, ma un presidio statico. I militanti si ritroveranno alle 18 nei pressi della chiesa, dove alle 19.30 sarà celebrata la Messa. Successivamente, alle 20.30, è previsto il rito del "Presente", momento nel quale in passato si sono viste braccia tese e croci celtiche.
Sala presente alle cerimonie istituzionali per Ramelli e Pedenovi
Anche l'anno scorso non ci fu nessun corteo, vietato dalla questura dopo le polemiche degli antifascisti. Quest'anno il presidio dovrebbe ripetersi nelle stesse modalità dell'anno scorso, tra silenzio e fiaccole. Chissà se Ramelli, Borsani e Pedenovi verranno "ricordati" anche con il saluto romano. Proprio di questo ha parlato il sindaco Beppe Sala, che come il suo predecessore Giuliano Pisapia sarà presente, nel pomeriggio, alle due cerimonie istituzionali per ricordare Ramelli e Pedenovi, alla presenza dei famigliari. Alle ore 15.30 sarà deposta una corona d'alloro ai Giardini Ramelli di via Pinturicchio. Successivamente, alle ore 16, avverrà la posa di un'altra corona in viale Lombardia, in prossimità della targa che ricorda l'assassinio di Enrico Pedenovi, ucciso da un commando di Prima linea proprio mentre si recava alla prima commemorazione di Ramelli, nel 1976.
Sala parteciperà "per condannare ancora una volta l'uso di qualsiasi forma di violenza nella vita politica". Il sindaco ha però aggiunto che "non è assolutamente ammissibile che il 29 aprile gruppi neo fascisti strumentalizzino questi eventi tragici per inscenare manifestazioni improntate all'odio e alla divisione. Milano non è né sarà mai la città dei saluti romani".