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Milano, all’asta un negozio in piazza Duomo: ecco quanto serve per l’affitto

La giunta guidata da Beppe Sala ha approvato le linee di indirizzo di una gara pubblica per la concessione di un altro negozio della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano al miglior offerente. Si tratta di due locali che affacciano su piazza Duomo, al civico 21. Sono occupati da una gioielleria il cui contratto d’affitto scade il 17 gennaio 2018.
A cura di Francesco Loiacono
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Piazza del Duomo a Milano
Piazza del Duomo a Milano (Wikipedia).

L'opera di valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II, il "salotto di Milano", prosegue senza sosta. La giunta guidata da Beppe Sala ha approvato le linee di indirizzo di una gara pubblica per la concessione di un altro negozio della Galleria al miglior offerente. In questo caso la posizione è particolarmente suggestiva: si tratta infatti di un negozio con due vetrine al civico 21 di piazza Duomo, che affaccia dunque verso la Cattedrale simbolo di Milano. I locali sono attualmente in uso a una gioielleria, il cui contratto d’affitto scade il 17 gennaio 2017. Per rilevare gli spazi si partirà da una base d'asta di  231.968 euro l’anno, pari a 1.760 euro al metro quadro. Questo è difatti il nuovo canone annuo di affitto del negozio, che attualmente era fermo a 190.164,96 euro.

Saranno considerate le offerte di eccellenze italiane in diversi ambiti

Ad aggiudicarsi gli spazi sarà chi presenterà l'offerta economicamente più vantaggiosa. I partecipanti all'asta dovranno presentare una proposta economica e una tecnica, in cui verrà descritto il tipo di attività che si intende svolgere. Considerando il contesto, non tutte le attività economiche sono ben accette: l'intenzione di Palazzo Marino è infatti di assegnare gli spazi a un'eccellenza italiana in ambiti quali gioielli, alta moda, arredo e design, opere d'arte o anche prodotti enogastronomici, senza però la possibilità della somministrazione. La gara pubblica, inoltre, come stabilito dalla recente giurisprudenza e da un parere dell’Anac (autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone), non prevede il diritto di rinnovo da parte del concessionario in scadenza.

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