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Milano, cerimonia di chiusura dell’Expo 2015. Mattarella: “Sfida vinta dall’Italia unita”

L’Expo di Milano ha ufficialmente chiuso i battenti. A dichiarare ufficialmente chiusa l’Esposizione il Capo dello Stato Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia di chiusura: “Expo è stata una grande opportunità: possiamo dire serenamente che la sfida rivolta prima di tutti a noi stessi è stata vinta”. Il commissario Sala: “Emessi 21 milioni e mezzo di biglietti”.
A cura di Francesco Loiacono
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Update 19.12: "Dichiaro ufficialmente chiusa l'Esposizione universale Expo Milano 2015". Con queste parole, alle 19.12, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato chiuso l'Expo di Milano. Al termine del lungo intervento del Capo dello Stato un imponente spettacolo pirotecnico ha illuminato il sito dell'Esposizione universale, mentre Antonella Ruggiero cantava il brano "Volare" di Domenico Modugno. Lo spettacolo si è poi spostato all'Albero della Vita.

"L'Expo ci lascia una grande eredità – ha detto Mattarella nel suo lungo intervento conclusivo – la giornata di oggi non è un addio ma un passaggio. Rappresenta l'inizio di un nuovo impegno civico". "I risultati vanno oltre la cifra imponente e lusinghiera degli oltre 21 milioni", ha detto il Capo dello Stato, che ha citato il "record dei paesi coinvolti", "il milione e più di firme della Carta di Milano, documento che ha affermato il diritto al cibo e all'acqua come parte del diritto alla vita e dalla quale non si potrà prescindere". "Nutrire il pianeta senza escludere nessuno è possibile – ha detto Mattarella -, eliminare fame e sete dalla faccia della terra è possibile e rappresenta elemento fondamentale per la costruzione della pace".  Il Capo dello Stato si è poi soffermato sul progresso sostenibile: "Dobbiamo saper dire basta allo sfruttamento del presente che sottrae il futuro ai nostri figli e nipoti". Poi si è rivolto all'Italia: "Per nostro Paese Expo è stata una grande opportunità: possiamo dire serenamente che la sfida rivolta prima di tutti a noi stessi è stata vinta, non da qualcuno contro qualcun altro, ma dall'Italia che quando si unisce in impegno comune sa esprimere grandi doti. C'è una grande domanda d'Italia nel mondo: è bene impegnarsi per appagare questa attesa – ha detto Mattarella -. L'Italia vince se è consapevole del valore della sua unità".

Infine il Capo dello Stato ha parlato del futuro dell'area espositiva: "Per noi comincia domani una nuova prova: confido in una scelta saggia che andrà a beneficio di Milano, della Lombardia e dell'intero Paese: dare continuità a questo impegno non è solo dovere morale ma un'impresa affascinante. Mi auguro che coinvolga i giovani".

Update 18.46: Una standing ovation ha accolto il commissario unico Giuseppe Sala, che ha subito fornito il dato sui biglietti emessi: "Con l'ultimo visitatore entrato un'ora fa posso dire che sono più di 5 milioni i visitatori a ottobre e sono stati emessi più di 21 milioni e mezzo di titoli di ingresso". Sala ha poi ringraziato tutti quelli che hanno contribuito all'Expo, tra cui i 100 detenuti che vi hanno lavorato, e si è poi soffermato su quello che "Expo Milano 2015 ha detto agli italiani sulla loro identità. Questa è stata l'Expo della gente, del suo popolo", ha spiegato Sala, secondo cui "se Expo passerà alla storia del Paese, e lo farà, molto lo si deve al grande ‘civismo' delle persone". "Abbiamo stupito il mondo con la nostra organizzazione ma l'abbiamo conquistato grazie a una grande prova di civiltà", ha concluso Sala.

Update 18.35: Dopo gli interventi della presidente di Expo Diana Bracco e del commissario generale del Bie, Vicente Loscertales, è stata la volta del ministro per le Politiche agricole con delega all'Expo Maurizio Martina: "Ora possiamo davvero dire: missione compiuta", ha esordito Martina, che si è poi soffermato su un'immagine: quella degli operai che ad aprile hanno concluso il padiglione del Nepal, colpito da un violento terremoto. Martina ha concluso con un messaggio: "Il nostro impegno continua. L'anima di Expo per garantire cibo sano e sicuro e raggiungere obiettivo fame zero nel 2030 parte da qui. Già nei prossimi giorni il governo qui a Milano presenterà le sue idee per quest'area divenuta il simbolo del Paese. Expo è stato il tempo della semina, ma da domani dobbiamo prepararci al tempo del raccolto".

Update 18.25: È iniziata con i saluti di Cristina Parodi e del direttore delle Relazioni istituzionali di Expo Roberto Arditti la cerimonia di chiusura dell'Esposizione universale. Il primo atto ufficiale è stato il passaggio di bandiere da Expo Milano 2015 a Expo Astana 2017. Successivamente ha fatto il suo ingresso sul palco il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dall'inno nazionale suonato però senza parole. Sui maxischermi sono passate le immagini dei 184 giorni della manifestazione: dalle parole del premier Matteo Renzi durante l'inaugurazione dello scorso primo maggio, ai tanti Capi di Stato e di governo che sono passati per il Decumano e il Cardo.

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha preso la parola per primo: "Quando qualcosa finisce c'è sempre un po' di malinconia. Milano saluta il mondo con l'orgoglio di aver dimostrato di cosa è capace l'Italia quando fa squadra: creatività, innovazione, bellezza e passione", ha detto il sindaco. C'è malinconia ma anche gioia, la soddisfazione di chi sa di aver fatto bene. Milano non si ferma: quanto abbiamo costruito in questi anni non andrà perduto, a noi tutti il compito di non perdere lo slancio vitale che Expo ci ha dato".

Sul palco è poi intervenuto il governatore della Lombardia Roberto Maroni: "C'è grande euforia, soddisfazione orgoglio per aver vinto la sfida. Ce l'abbiamo fatta tutti insieme, Milano, la Lombardia l'Italia intera. Abbiamo dimostrato di saper pensare in grande". "Expo Milano 2015 ha nutrito il futuro. Abbiamo fatto leva sulle nostre tante eccellenze, sulla capacità tutta lombarda di saper fare squadra". Da Maroni poi è arrivato un pensiero su cosa sarà il dopo-Expo: "Un moderno campus universitario, una nuova agenzia nazionale per la sicurezza alimentare. Questo dovrà essere il post Expo. Sarà l'eccellenza di un Paese che mantiene gli impegni: questa nuova sfida, statene certi, il nostro Paese la vincerà di sicuro".

Alle 17 hanno chiuso i cancelli

I cancelli dell'Expo si sono chiusi come previsto alle 17. L'accesso all'Esposizione universale è così ufficialmente terminato per i visitatori. Adesso, per le 18, è prevista la cerimonia alla quale parteciperà, tra gli altri, il Capo dello Stato Sergio Mattarella. La cerimonia si svolgerà all'Open air theatre, che accoglierà i cinquemila invitati previsti con un palco pieno di palloncini colorati che compongono la scritta "Expo". In programma gli interventi del presidente di Expo, Diana Bracco, e del commissario unico, Giuseppe Sala. Il momento più atteso sarà il passaggio di consegne tra Milano e Astana, capitale del Kazakistan che ospiterà l'Expo dedicato all'energia nel 2017, e Dubai, che invece accoglierà l'Esposizione universale del 2020. Nell'ambito della cerimonia di chiusura la banda musicale della polizia di Stato suonerà il Va Pensiero, l'Inno del Bie (Bureau international des expositions) e l'Inno Nazionale.

Tronca: "Milano laboratorio di buone pratiche"

Nel sito espositivo di Rho-Pero i visitatori continuano le lunghe code ai padiglioni (soprattutto Giappone, ma anche Kazakistan ed Emirati Arabi). Intanto l'ultimo giorno di Expo coincide anche con l'ultimo giorno a Milano del prefetto Francesco Paolo Tronca, chiamato dal governo a fare il commissario straordinario a Roma dopo che Ignazio Marino è di fatto decaduto dalla sua carica. Tronca in prefettura ha detto che l'Italia ha "dimostrato livelli di eccellenza" a dispetto di quanto si pensava oltre confine, aggiungendo che Milano "è stata laboratorio di buone pratiche di una pubblica amministrazione sempre più efficiente".

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