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Milano, 31enne armato di spranga all’aeroporto di Malpensa: espulso dall’Italia

L’uomo, egiziano, è stato espulso dopo essere stato fermato a Malpensa mentre, in evidente stato di alterazione psicofisica, si aggirava per l’aeroporto armato di spranga. Da tempo la famiglia era preoccupata per la sua radicalizzazione dell’Islam.
A cura di Valerio Papadia
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Una spranga (foto di repertorio)
Una spranga (foto di repertorio)

La sua famiglia era preoccupata. Da tempo un 31enne egiziano senza fissa dimora parlava di "stabilire la supremazia dell'Islam" e "ripulire la terra dagli infedeli". Così i genitori avevano deciso di farlo tornate nel Paese natio, inviandogli un biglietto aereo per l'Egitto. Una volta giunto all'aeroporto di Milano Malpensa, però, gli addetti al check-in non gli avevano permesso di imbarcarsi a causa del suo evidente stato di alterazione psico-fisica. Al rifiuto di imbarco, così, il 31enne si è messo a vagare per l'aeroporto armato di spranga.

È così che lo hanno trovato i carabinieri, che hanno cercato di calmarlo e poi lo hanno fermato. Dall'episodio è nata un'indagine sul 31enne, condotta dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Milano, al termine della quale si è deciso per un provvedimento di espulsione per l'egiziano, legato al rischio di radicalizzazione islamica. Il 31enne è stato così accompagnato al Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Torino e poi fatto salire su un volo per l'Egitto.

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