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Migranti, Salvini: “Per le Onlus la pacchia è finita”. Ma i pm frenano: “Non generalizzare”

“Il business dell’immigrazione ha fatto gola, è finita la pacchia”. Matteo Salvini e la Lega passano all’attacco dopo l’inchiesta della guardia di finanza di Lodi che ha scoperto una truffa allo Stato per 7,5 milioni di euro da parte dei responsabili di quattro Onlus che dal 2014 al 2018 hanno partecipato con documenti falsi ai bandi per l’accoglienza dei migranti delle Prefetture di Lodi, Pavia e Parma. La Lega punta il dito contro chi stava al governo in quegli anni e chiede verifiche sulle strutture a Milano. Ma sono gli stessi pubblici ministeri che hanno condotto le indagini a chiedere di non generalizzare: “Sono eccezioni, altre Onlus hanno lavorato bene”.
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A cura di Simone Gorla
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Nella foto al centro il sostituto procuratore Gianluca Prisco
Nella foto al centro il sostituto procuratore Gianluca Prisco

L'inchiesta ‘Fake Onlus' della Procura di Milano e della guardia di finanza di Lodi sulle truffe allo Stato nel settore dell'accoglienza dei migranti, che ha coinvolto quattro Onlus attive tra Lodi, Pavia e Parma i cui responsabili hanno truffato oltre 7,5 milioni di euro, scatena le reazioni di Matteo Salvini e della Lega. "La pacchia è finita”, ha tuonato il vicepremier, "il business dell’immigrazione ha fatto gola ad alcune Onlus di Lodi, meno sbarchi e meno soldi per i professionisti dell’accoglienza: così risparmiamo, difendiamo l’Italia e investiamo per assumere più forze dell’ordine".

Lega all'attacco: Ora verifiche sull'accoglienza a Milano

Sulla stessa linea il segretario della Lega Lombarda e deputato del Carroccio, Paolo Grimoldi, che ricorda: "Per anni abbiamo detto e ripetuto che quello dell'accoglienza era un business lucroso per il settore delle Onlus e delle cooperative quasi tutte gestite dagli amici degli amici di chi stava al governo tra il 2014 e il 2017". Il capogruppo leghista a Palazzo Marino, Alessandro Morelli, chiede che sia convocata una commissione consiliare urgente sul tema immigrazione "per conoscere quali sono le realtà che a Milano si occupano di gestione degli immigrati arrivati irregolarmente in questi anni in Italia" e annuncia la volontà di "visitare alcune sedi di ospitalità e gestione di questi immigrati".

I pm: Onlus indagate sono eccezione, altre hanno gestito bene

Gli stessi magistrati che hanno condotto l'inchiesta, però, invitano a non generalizzare. Per il sostituto procuratore di Milano Gianluca Prisco, che ha coordinato le indagini con il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, le Onlus coinvolte nell'inchiesta (‘Area Solidale', ‘Milano Solidale', ‘Gli amici di Madre Teresa' e ‘Volontari senza frontiere') sono "eccezioni perché dobbiamo vedere il grande lavoro che fanno le altre nella gestione dei migranti " e "non bisogna sottovalutare che ci sono altre Onlus che invece hanno ben gestito l'accoglienza di migranti".

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