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Migliaia di contadini “invadono” Milano per l’Expo, sotto il segno di Slow food

Dal 3 al 6 ottobre migliaia di contadini, allevatori e pescatori sotto i 40 anni arriveranno a Milano da tutto il mondo per l’evento “Terra madre giovani”, ideato da Slow food. Durante la presentazione, il fondatore del movimento Petrini ha criticato il patrocinio del ministero alla campagna sul cibo di McDonald’s.
A cura di Francesco Loiacono
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Dal 3 al 6 ottobre a Milano arriveranno migliaia di contadini, allevatori e pescatori sotto i 40 anni. Saranno tutti riuniti dall'evento "Terra madre giovani", che è stato presentato venerdì mattina a Milano dal fondatore di Slow food, Carlo Petrini. Alla presentazione era presente anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: "Slow food parla alla gente di tutto il mondo di sana alimentazione e questo tema, insieme alla tutela della biodiversità e la lotta agli sprechi, è centrale nelle politiche di Milano e di Expo – ha deto il sindaco -. Oggi a 40 giorni dall’apertura dell’Esposizione universale, cui parteciperà l’intera popolazione mondiale direttamente sul sito espositivo e a Milano con Expo in Città, Slow Food ha presentato le iniziative che si rivolgeranno in particolare ai giovani e ai giovani agricoltori in arrivo dall’Italia e dal resto del mondo. La loro partecipazione è importante perché Expo Milano 2015 sarà il luogo in cui discutere anche del loro futuro e delle generazioni a venire. Parlare di sana alimentazione, di idee e proposte concrete significa costruire un mondo più sostenibile, più equo e più giusto. Questo sogno può essere realizzato e lo faremo insieme a Slow Food”.

Il progetto "Terra madre giovani"

Il progetto "Terra madre giovani – Feed The Planet" mira a riunire chi davvero può garantire la sopravvivenza della terra per le generazioni future: "I contadini fanno molto più che produrre cibo: ci insegnano a proteggere i semi, le piante, l’acqua e i suoli, ma soprattutto ci mostrano come gioire della bellezza delle piccole cose, della condivisione, come apprezzare quella saggezza che ci permette di proteggere la Terra per le generazioni future", ha spiegato Joris Lohman, rappresentante della Rete giovani del movimento di Petrini. Lui, il fondatore di Slow food, pur organizzando il suo evento nell'ambito di Expo ammette che sull'Esposizione milanese "si poteva fare di più e diversamente, è mancata una visione politica in grado di mettere a frutto le tematiche che in questo momento sono al centro della politica planetaria". Riguardo alle nuove inchieste giudiziarie che coinvolgono Expo Petrini si è detto "sgomento", anche se ha ricordato che "alla preparazione dell'evento stanno lavorando in migliaia e meritano rispetto. Da italiano – ha poi aggiunto – auspico che il nostro Paese non faccia un brutta figura".

Una coda polemica è stata poi riservata alla presenza di una catena di fast food come McDonald's all'Expo. Una presenza che stride, anche nel nome, con quella di Slow food, ma che non è in sé un problema: "L'Expo è un contenitore e quindi ci sono realtà diverse", ha detto Petrini, che poi però ha spiegato qual è il vero nodo: "Fa specie il patrocinio del ministero", conclude amareggiato.

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