Mettere al bando i partiti comunisti: la proposta della Lega a Milano
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Dopo averla preannunciata negli scorsi giorni, giovedì 16 aprile due consiglieri comunali milanesi della Lega nord hanno presentato in Consiglio una mozione per chiedere la messa al bando dei partiti comunisti. La proposta di Massimiliano Bastoni e Luca Lepore parte dalla premessa "che sono ormai passati 26 anni dalla caduta dei regimi comunisti dell'Europa centrale e orientale e che il crollo delle dittature rosse ha rappresentato la fine di un incubo per alcune popolazioni che finalmente hanno potuto assaporare il gusto della democrazia e della libertà". Il testo, molto articolato, passa poi dalla constatazione "che nonostante la sconfitta mondiale di questa fallace dottrina, in alcuni paesi vive e si propaga tuttora ‘una certa nostalgia del comunismo', per cui vi è il potenziale rischio che questa ideologia possa riprendere il potere in qualche realtà", e "che il comunismo si basa su un'ideologia stragista che si alimenta tramite una feroce dittatura costruita su principi demagogici inefficienti e che ha generato miseria, terrore, distruzione e morte in ogni parte del mondo in cui ha preso potere". Nel testo poi c'è un bilancio dei morti causati dal comunismo nel mondo, calcolati con "un'approssimazione al ribasso" in circa 100 milioni di vittime".
La mozione chiede di tener conto di una serie di leggi e risoluzioni italiane e internazionali, come quella del Consiglio d‘Europa del 26 gennaio 2006 "che condanna i crimini perpetrati dal comunismo, equiparandoli a quelli nazisti, anche in virtù del fatto che i morti generati dalla dottrina rossa sono decisamente superiori per quantità a quelli frutto dell'ideologia nazista", ed esamina anche quanto avviene in alcuni dei Paesi europei e non che sono usciti relativamente da poco dal comunismo, e che condannano con la reclusione "l'apologia dei simboli propri dei regimi totalitari" o il "negazionismo dei crimini perpetrati dal comunismo".
Togliatti e il partito comunista italiano
La parte più importante del documento, con le affermazioni più pesanti, è riservato alle considerazioni sul partito comunista italiano: "È stato fiancheggiatore del Pcus sovietico e alla fine della seconda guerra mondiale ha deliberatamente, attraverso la persona di Togliatti, fatto uccidere i nostri soldati prigionieri in Unione sovietica", si legge nel testo. "Ha sterminato un numero spaventosamente grande di italiani completamente innocenti e senza alcun processo, negli anni che hanno seguito la fine della seconda guerra mondiale, nel famigerato triangolo rosso", e "ha venduto la libertà del nostro paese ai soviet, che hanno finanziato economicamente lo stesso per permettere all'Urss di espandere il proprio regime dittatoriale sopra la nostra nazione e che solo grazie alla protezione Nato e all'entrata in funzione di un organismo segreto come la Gladio non si è realizzato", prosegue la mozione.
"Ritenuto che sia giunta ormai l'ora, anche in Italia, di equiparare, per difetto, i crimini compiuti dal comunismo (male peggiore del XX secolo) a quelli commessi dal nazismo", la mozione chiede di impegnare il sindaco di Milano e la giunta comunale "affinché intervengano presso le sedi opportune (Parlamento, Governo) per sollecitare la messa al bando di quei partiti italiani che richiamano simboli e si rifanno a dottrine comuniste". I due firmatari della mozione hanno affermato: "Si tratta di rendere verità e giustizia storica alle attuali e future generazioni". A pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, si tratta di un'iniziativa che farà sicuramente discutere.
Il testo integrale della proposta leghista
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