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Meteo, il vento pulisce il cielo di Milano da nuvole e smog: ma durerà poco

Il vento forte su Milano ha pulito il cielo da nuvole e smog, facendo abbassare la concentrazione di polveri sottili nell’aria. I valori restano però oltre la soglia. E la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni, quando l’alta pressione favorirà l’accumulo di sostanze inquinanti. Restano in vigore i blocchi per i veicoli più inquinanti: potrebbero inasprirsi.
A cura di Francesco Loiacono
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Il cielo su Milano, oggi
Il cielo su Milano, oggi

Prima le piogge deboli cadute tra sabato sera e domenica, poi il vento. Queste le condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione delle polveri sottili che da giorni, a Milano e in altre città della Lombardia, avevano superato la soglia di legge fissata a 50 microgrammi per metro cubo. Oggi, lunedì 23 ottobre, il forte vento che soffia sul capoluogo lombardo ha sgombrato il cielo dalle nuvole e dallo smog. Si è tornato a vedere un blu intenso che non si ammirava da giorni: purtroppo, però, la situazione a livello inquinamento è destinata a peggiorare ulteriormente.

Da domani condizioni favorevoli all'accumulo di polveri sottili

Domani, come riporta il sito dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), il vento foehn sarà in esaurimento, il tempo soleggiato e la pressione tornerà a salire. Significa che torneranno quelle condizioni (bel tempo con poco vento) favorevoli all'accumulo di polveri sottili nell'aria. Polveri sottili che, in ogni caso, non sono mai scese sotto il livello di guardia, nonostante un miglioramento: ieri il Pm10 si è attestato oltre i limiti in quasi tutta la regione, eccetto a Erba, nel Comasco. A Milano si è andati dagli 84 microgrammi registrati al Verziere ai 72 della centralina Pascal.

Se la situazione smog non migliora pronti blocchi straordinari per le auto

Restano dunque in vigore le misure decise lo scorso 17 ottobre, con il divieto di circolazione dalle 8.30 alle 18.30 dei veicoli più inquinanti (vetture diesel, euro 4 incluse). Il blocco resterà infatti attivo fino a quando non verranno certificati da Arpa due giorni successivi di valori sotto i 50 microgrammi. In aggiunta a questi divieti, se le condizioni a livello di inquinamento dovessero peggiorare Palazzo Marino potrebbe pensare a ulteriori blocchi straordinari. Una misura comunque d'emergenza, che non risolverà un problema strutturale: "Una situazione inaccettabile", l'aveva definita la settimana scorsa il sindaco di Milano Beppe Sala.

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