Mense negate ai bimbi stranieri a Lodi, trionfa la solidarietà: garantiti i pasti per tutto l’anno

Hanno suonato al citofono del Municipio sei volte nell'arco di 12 ore. Ma nessuno, né la sindaca leghista Sara Casanova (che a quanto pare non era in città), né i suoi assessori li ha voluti ricevere. Il presidio organizzato ieri dal "Coordinamento uguali doveri" a Lodi contro il regolamento del Comune che discrimina i bimbi stranieri è stato comunque a suo modo un successo. In tanti, soprattutto al mattino (la manifestazione è andata avanti dalle 8.30 alle 20.30) hanno voluto manifestare la propria solidarietà alle famiglie extracomunitarie che, da un anno all'altro, si sono trovate improvvisamente in difficoltà, dovendo produrre dei documenti difficili o impossibili da reperire per poter accedere alle tariffe agevolate per i servizi extra scolastici (mense, scuolabus, doposcuola, ecc…). Per diversi giorni alcuni dei bimbi provenienti da famiglie in questa situazione hanno mangiato panini portati da casa in altre stanze, separati dal resto dei compagni che ha continuato a mangiare in mensa. Una situazione vergognosa che ha fatto finire Lodi – seppur tardivamente – al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, della politica e dei media, e che negli ultimi giorni ha anche provocato scintille all'interno del governo giallo-verde, con continue stoccate tra Matteo Salvini e i leghisti da una parte e Luigi Di Maio, Roberto Fico e i Cinquestelle dall'altra.
Le donazioni hanno raggiunto i 145mila euro: pasti garantiti a tutti tutto l'anno
La "segregazione" è finita ieri, non grazie alla politica ma proprio grazie all'intervento del Coordinamento e alla solidarietà di altre famiglie lodigiane e di persone da tutta Italia: l'associazione è riuscita infatti a raccogliere migliaia di euro, soldi che serviranno per aiutare quelle famiglie penalizzate dal regolamento della giunta leghista consentendo di pagare la mensa per i propri figli. Ed è di oggi la notizia che, nonostante la raccolta fondi sia stata sospesa domenica 15 ottobre alle ore 15, le donazioni non si sono fermate, raggiungendo la cifra di 145mila euro: "L’incremento è dovuto sia all’accredito di bonifici effettuati prima della sospensione della campagna di raccolta, sia alla volontà di molte persone, comunicata via email, su Facebook e a voce, di sostenere comunque i lavori del Coordinamento Uguali Doveri – ha spiegato il Coordinamento in una nota – Il Coordinamento Uguali Doveri è quindi felicissimo di comunicare di essere in grado di garantire l’accesso a tutti i bambini lodigiani esclusi dai servizi scolastici fino alla fine dell’anno scolastico".