Meningite sul lago d’Iseo, il medico: “Non è un’emergenza, vaccino è soluzione per stare tranquilli”
Nella zona del lago d'Iseo, tra le province di Brescia e Bergamo, è stata disposta una "cintura di sicurezza" con vaccinazione gratis offerta a tutti i cittadini fino a 60 anni nei comuni vicini a Villongo e Predore, dopo la morte per sepsi da meningococco di una donna di 48 anni, Marzia Colosio, residente a Predore. Si tratta del quarto caso, e del secondo decesso, in poche settimane. Una circostanza che ha provocato i timori della popolazione. "Non c'è assolutamente da avere paura. Accade spesso che alcuni casi si verifichino nella stessa area, ma due decessi sono una casualità, non l'indizio di qualcosa di allarmante", ha chiarito a Fanpage.it il professor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'ospedale Bambin Gesù di Roma e presidente Sip.
Cosa succede a chi viene aggredito dal meningococco?
Quello che molti non sanno è che in realtà il 15-30 per cento delle persone ha nel proprio nasofaringe il meningococco, che sta buono e tranquillo e non dà cenno di sé. Poi senza che ci sia un motivo particolare inizia a fare male, senza che si possa riuscire a capire perché questo si verifichi.
Cosa si può fare in questi casi?
Il meningococco può passare dallo stato di ‘ospite' tranquillo a quello di devastante aggressore nel giro di poche ore, ma non ci sono degli accorgimenti particolari da prendere. Quando c'è un caso di questo tipo, come viene regolarmente fatto, le Asl si attivano per fare sì che tutte le persone che sono state in contatto con la persona malata vengano individuate e sottoposte a terapia. Chi è a rischio di contagio viene contattato dalle autorità, fa la terapia ed è protetto. Il nostro sistema sanitario nazionale in questo è esemplare e straordinario, non c'è nulla di simile al mondo.
Offrire la vaccinazione gratuita può eliminare il rischio?
La vaccinazione è un altro discorso. Se ci sono delle realtà o delle aree in cui si sospetta che ci possa essere una diffusione maggiore della malattia, vengono adottate misure che sono di vaccinazione in tutte le fasce di età. Ma questi sono eventi straordinari, non mi sembra essere questo il caso della comunità del lago di Iseo. Tutti possono stare tranquilli.
Chi non viene contattato per la profilassi deve prendere precauzioni?
Chi non viene contattato per la profilassi deve stare tranquillissimo. Se poi come protezione individuale uno si vuole vaccinare, non fa certo male farlo. Come scelta personale per essere ancora più sereni. Ma se ci fosse la necessità di farlo sarebbe la Asl a comunicarlo. Ribadirei che il sistema sanitario funziona molto bene, quindi di stare tranquilli.
Che differenza c'è tra meningite e sepsi da meningococco?
Sono molto simili. La meningite è quando c'è un interessamento del sistema nervoso, la sepsi quando c'è un interessamento generalizzato, quindi sono coinvolti più organi. Sono entrambe due situazioni molto gravi, la prima è più confinata, la sepsi interessa tutto l'organismo. In entrambi i casi il rischio è lo stesso: circa una persona su dieci c'è esito fatale, in tre casi su dieci ci sono esiti anche a distanza, il più famoso è rappresentato dalla campionessa Bebe Vio.