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Mediglia, picchia la moglie fino a spezzarle le ossa: salvata da un vicino di casa

L’ha picchiata fino a romperle le ossa, l’ha mandata in ospedale con due costole fratturate e varie contusioni alla testa e al torace. Un uomo di 41 anni è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e portato nel carcere di Lodi: non era la prima volta che pestava e minacciava la moglie.
A cura di Natascia Grbic
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Ancora un caso di violenza contro le donne e, come nella maggior parte dei casi, sempre all'interno della ‘famiglia'. Un uomo di 41 anni ha letteralmente spezzato le ossa alla moglie, rompendole due costole e provocandole varie contusioni a testa e torace. Un vero e proprio pestaggio, terminato solo con l'arrivo dei carabinieri della tenenza di San Giuliano, allertati dal vicino che, intorno alle 9.30 del mattino, ha sentito la donna urlare di dolore. L'uomo, un cittadino italiano con precedenti per furto, danneggiamento ed estorsione, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Adesso si trova nel carcere di Lodi, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. La donna, invece, è dovuta ricorrere alle cure dei medici, che l'hanno ricoverata in ospedale, al Policlinico di Milano: le sue ferite sono state giudicate guaribili in venti giorni.

Picchia la moglie fino a spezzarle le ossa, arrestato un 41enne

Non era la prima volta che l'uomo picchiava la moglie e la torturava con vessazioni fisiche e psicologiche. I due vivono in un condominio di Mediglia e da tempo le urla della donna avevano allertato i vicini. E solo l'intervento di uno di loro ha fatto sì che la situazione non finisse in tragedia. La lite, scoppiata per futili motivi, ha fatto andare il 41enne su tutte le furie, tanto che ha iniziato a colpire selvaggiamente la moglie alla testa e al torace, incurante delle urla di dolore e del fatto che lei gli chiedesse di smetterla. Adesso dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia, un reato che prevede la reclusione da due a sei anni ma, nel caso ci siano delle aggravanti, la pena può essere aumentata fino a ventiquattro anni.

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