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Maxi incendio a Lumezzane: in fiamme capannone di circa 10mila metri quadri

Un maxi incendio è divampato ieri sera all’interno dell’azienda Sil-Saleri di Lumezzane, in provincia di Brescia. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme, che dopo aver distrutto un capannone di circa diecimila metri quadrati in via Ruca hanno intaccato anche alcune ditte vicine. Non ci sarebbero feriti, ma i danni si prospettano ingenti. Sul caso aperta un’inchiesta.
A cura di Francesco Loiacono
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Il rogo (Fonte: Djsteck68 su Instagram)
Il rogo (Fonte: Djsteck68 su Instagram)

Un maxi incendio è divampato ieri sera all'interno dell'azienda Sil-Saleri di Lumezzane, in provincia di Brescia. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme, che dopo aver distrutto un capannone di circa diecimila metri quadrati in via Ruca hanno intaccato anche alcune ditte vicine, anch'esse gravemente danneggiate. Il rogo è stato domato in mattinata, ma le ultime operazioni di raffreddamento sono ancora in corso: sul posto sono intervenute una ventina di squadre dei pompieri, arrivate da tutta la provincia. Una sessantina i vigili del fuoco impegnati, a cui si sommano le forze dell'ordine, i soccorritori del 118 e i tecnici dell'Arpa.

Non si segnalano feriti: solo un intossicato

Secondo le prime informazioni le fiamme sarebbero partite, per cause che dovranno essere accertate dall'inchiesta aperta dalla procura bresciana, dal settore spedizioni dell'azienda, propagandosi a grande velocità. Non risulterebbero al momento feriti: solo una persona sarebbe rimasta intossicata. Spetterà all'Arpa valutare l'impatto ambientale del rogo per accertare che nell'ambiente non siano state immesse elevate quantità di sostanze inquinanti: una squadra di tecnici è arrivata sul posto poche ore dopo l'incendio e ha già iniziato a effettuare le prime rilevazioni. Le fiamme hanno illuminato il cielo di Lumezzane e dei dintorni per tutta la notte: hanno raggiunto i dieci metri d'altezza e sono state visibili anche da lontano. La conta dei danni non è ancora stata effettuata con precisione, ma si prospetta ingente: oltre alle strutture industriali andate a fuoco (la Saleri produce macchinari per il raffreddamento di automobili), pare che il tetto del capannone ospitasse le auto dei dipendenti. Si stima che i danni possano essere dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro.

Il 3 gennaio l'incendio a Corteolona

Si tratta del secondo grave incendio in Lombardia dall'inizio dell'anno. Lo scorso 3 gennaio era andato a fuoco un deposito abusivo di rifiuti a Corteolona, nel Pavese. In quella circostanza si era temuto per un possibile allarme diossina, dal momento che erano bruciati materiali plastici e pneumatici usati. Un rischio che era stato certificato dall'Arpa nelle ore immediatamente successive al rogo, anche se poi, nel corso di un secondo campionamento effettuato dopo due giorni, i valori di diossina nell'aria sono tornati sotto la soglia di rischio. Dietro l'incendio del Pavese, secondo alcuni residenti e sindaci della zona, potrebbe esserci la criminalità organizzata: la procura indaga su un sospetto via vai di camion dalla discarica abusiva, che ufficialmente era un capannone abbandonato.

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