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Matteo Salvini come Robocop: la polizia rimuove l’opera di un’artista a Milano

Provocazione d’artista davanti alla prefettura di Milano: Cristina Donati Meyer ha esposto la sua opera che raffigura il ministro dell’Interno Matteo Salvini nelle vesti di un “Robocop” che fuoriesce dal mare. L’opera, commissionata da una onlus dopo l’atteggiamento del governo riguardo alla nave Aquarius. è stata però prontamente rimossa da agenti della Digos.
A cura di Francesco Loiacono
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La foto dell'artista Cristina Donati Meyer che espone la sua opera con Salvini-Robocop (Facebook)
La foto dell'artista Cristina Donati Meyer che espone la sua opera con Salvini-Robocop (Facebook)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini che emerge dalle acque del mare "vestito" come Robocop, il protagonista degli omonimi film. Questa è l'opera che l'artista Cristina Donati Meyer ha esposto quest'oggi, poco dopo le 13, davanti alla sede della prefettura di Milano, in corso Monforte 31. Sono bastati però pochi minuti per fare intervenire la polizia. Agenti della Digos hanno fermato l'artista e l'hanno identificata, interrompendo la performance. La stessa artista sulla propria pagina Facebook ha dato la propria versione dei fatti, chiarendo anche chi le ha commissionato l'opera: "Blitz in Prefettura. Oggi alle 13.30 abbiamo esposto e affisso un'opera raffigurante il ministro degli interni Salvini nelle vesti di ‘Robocop' che sorge dal mare. ProAfrica Onlus ha commissionato l'opera e la performance di protesta. L'iniziativa è stata interrotta bruscamente dall'intervento della Polizia e della Digos".

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La provocazione dell'artista è naturalmente collegata a quanto sta avvenendo in questi giorni, con la crisi della nave Aquarius: l'imbarcazione della onlus Sos Mediterranée, con 629 migranti a bordo tra cui numerosi minori e donne, è stata bloccata in acque internazionali, tra Malta e l'Italia. Il governo "giallo-verde", targato Movimento 5 stelle e Lega, ha imposto la chiusura dei porti italiani, impedendo lo sbarco dei migranti sulla Penisola. Dopo lunghe trattative, condotte mentre in mare centinaia di persone aspettavano di capire cosa ne sarebbe stato delle loro vite, l'intervento del governo spagnolo ha sbloccato la situazione. La nave Aquarius non ha però ancora raggiunto Valencia, porto che il governo spagnolo ha indicato: le difficili condizioni del mare stanno mettendo ulteriormente a dura prova i 629 migranti, desiderosi soli di poter vivere in condizioni più dignitose.

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