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Massima allerta per l’arrivo del vertice Asem: blocco del traffico e metro chiuse

Oggi e domani Milano completamente blindata per l’arrivo del vertice euroasiatico, al quale parteciperanno più di 50 capi di Stato e di Governo.
A cura di Federica Gullace
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Massima allerta in tutta Milano nelle giornate di oggi e domani, per l’arrivo del vertice euroasiatico, dove saranno presenti più di 50 capi di Stato e di Governo. Blocco del traffico, strade chiuse e metropolitane rallentate; l’amministrazione ha inviato a oltre 50mila mianesi una mail, consigliando ai cittadini di usare mezzi pubblici ma assicurando comunque dei percorsi stradali alternativi. La città è stata chiusa in alcune zone, considerate a rischio: da Linate al centro, viale Forlanini-viale Argonne e viale Forlanini-corso XXII Marzo, l’area che ricopre MiCo e la vecchia Fiera, e infine Duomo e Palazzo reale, dove il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ospiterà venerdì una cena di gala in chiusura del super avvenimento.

Il capoluogo lombardo sembra pronto per l’evento che rappresenterà il biglietto da visita dell’esposizione universale del prossimo anno. Massima l’organizzazione, con più di duemila carabinieri, poliziotti, finanzieri e jet militari pronti a decollare in caso di emergenza, servizi segreti più l’Aise e l’Aisi, le Agenzie di informazioni e sicurezza esterna e interna, aventi il compito di curare il sistema di protezione dei vari personaggi politici. Di altissimo livello i rappresentanti: da Shino Abe, a Angela Merkel, a Ki Keginag e infine Vladimir Putin, con il quale il nostro premier Renzi si incontrerà proprio oggi pomeriggio per discutere sulla questione Ucraina.

Ovviamente alto il rischio di proteste e c'è già allerta sul fronte sicurezza: già domani partirà dall’Università Statale degli studi di Milano, lo “sciopero metropolitano contro il capitalismo che opprime le nostre vite”, mentre sul web la mobilitazione è tramite hashtag del tipo #questurainpanico” e “#bloccaretutto”. Dopo di che, si attendono le varie manifestazioni "specifiche", come quella contro il generale Prayuth Chanocha, o contro la Russia da parte degli ucraini.

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