35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Marijuana, hashish e 12mila euro in contanti in casa: il trapper milanese DrefGold a processo

DrefGold, giovane trapper milanese, è stato arrestato dalla polizia perché nella sua abitazione di Pero sono stati trovati marijuana, hashish e 12mila euro in contanti. Il cantante, al secolo Elia Specolizzi, ha spiegato che lo stupefacente è per uso personale e i soldi derivano dalla sua attività di trapper. L’arresto è stato convalidato ma non sono state disposte misure cautelari per il 22enne, che comparirà al processo il prossimo 12 settembre.
A cura di Redazione Milano
35 CONDIVISIONI
Il trapper DrefGold (Da Facebook)
Il trapper DrefGold (Da Facebook)

Il suo nome per gli amanti della trap è molto conosciuto: DrefGold, astro nascente del genere musicale "sponsorizzato" da Sfera Ebbasta, ha già all'attivo un album, "Kanaglia", scaricatissimo sulle piattaforme di streaming musicali. Adesso però il nome di DrefGold, all'anagrafe Elia Specolizzi, 22 anni, è noto anche alle forze dell'ordine: venerdì mattina, come riportato da Massimo Pisa sul quotidiano "La Repubblica", il trapper è stato arrestato dalla polizia nella sua abitazione di Pero, alle porte di Milano. Il motivo? In casa i poliziotti gli hanno trovato oltre 110 grammi di marijuana, 40 grammi di hashish e 12mila euro in contanti. Il sospetto degli investigatori è che il trapper possa essere coinvolto nello spaccio di droga: un'accusa decisamente respinta dall'avvocato del cantante, Niccolò Vecchioni, che ha spiegato che la droga trovata nell'abitazione del suo assistito era per uso personale.

La prima udienza del processo è stata fissata per il 12 settembre

In merito ai contanti, invece, lo stesso trapper durante l'udienza di convalida ha spiegato che si tratterebbe di royalties per i suoi brani: una spiegazione convincente dal momento che le canzoni del trapper vantano milioni di visualizzazioni. L'arresto è stato comunque convalidato dal giudice per le direttissime che ha disposto il processo per DrefGold, con prima udienza fissata al 12 settembre. Nel frattempo però per il 22enne non sono state disposte misure cautelari, a parte l'obbligo di firma nel commissariato di Rho: il pubblico ministero Letizia Mocciaro aveva invece chiesto i domiciliari per il trapper.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views