Marco Carta arrestato, le prime parole del cantante: “Non sono stato io”
Parla Marco Carta, per la prima volta dopo l'arresto avvenuto la sera del 31 maggio all'esterno dei magazzini della Rinascente, a Milano. Il cantante è stato fermato con l'accusa di furto aggravato, ma nel primo pomeriggio del 1 giugno i giudici non hanno convalidato l'arresto, ritenendo il cantante del tutto estraneo ai fatti e facendo evidentemente riferimento a una responsabilità attribuibile ad altre persone. Le prime dichiarazioni di Carta in merito alla vicenda sono state pronunciate dal cantante all'esterno del tribunale. Posto che non sia lui il colpevole del furto, le domande dei cronisti presenti sono tutte incentrate su chi fosse la donna 53enne che era in sua compagnia: "Non ho voglia di dirlo", precisa il cantante, che prosegue così:
Non si può dire, chi fa la spia non è figlio di Maria, però non sono stato io. Questa è la cosa più importante e sono felice di poterlo dire, perché stavano chiacchierando un po' tutti.
Nel salutare i giornalisti e tutti i presenti, Carta ha fatto intendere che ci saranno comunicazioni più chiare e definite nelle prossime ore. La vicenda del suo arresto, avvenuto a Milano all'esterno dei magazzini della Rinascente, continua ad avere contorni sfumati e poco precisi, viste le notizie discordanti giunte nel corso della giornata, che complessivamente non sono ancora in grado di delineare una precisa dinamica dei fatti e le responsabilità.
Marco Carta sarebbe estraneo ai fatti
La notizia dell'arresto di Marco Carta ha fatto il giro delle redazioni la mattina di sabato 1 giugno, con il conseguente clamore pubblico dovuto all'entità della notizia e del personaggio coinvolto. Nel primo pomeriggio il giudice ha invece deciso di non confermare l'arresto del cantante, ritenendo Carta del tutto estraneo ai fatti. In buona sostanza, il furto sarebbe attribuibile ad altre persone, al momento non ancora identificate o specificate.