Mantovani torna in Regione, il M5s occupa l’aula con uno striscione: “Onestà”
La protesta era nell'aria: l'ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani, scarcerato per un cavillo dopo l'arresto per corruzione dello scorso ottobre, è tornato nell'aula del Consiglio regionale lombardo, al Pirellone, accolto da urla e striscioni dei consiglieri del M5s. Mantovani, implicato in una vicenda di presunte tangenti che lo vedrà a processo il prossimo giugno, è tornato libero per una questione tecnica legata ai tempi di deposito delle motivazioni del Riesame. Dopo il suo arresto aveva rinunciato alla carica di vice del governatore Roberto Maroni, ma non a quella di consigliere regionale: e dunque la sua scarcerazione gli ha permesso di tornare a sedersi tra i banchi del Pirellone.
I consiglieri del M5s non lasciano parlare Mantovani
Già lo scorso 19 aprile, prima seduta utile dopo la scarcerazione, Mantovani avrebbe potuto sedersi di nuovo al suo posto: anche in quella circostanza i consiglieri Cinque stelle lo avevano atteso con una lettera di dimissioni da fargli firmare. Oggi il ritorno vero e proprio di Mantovani: ad attenderlo un maxi striscione del M5s con la scritta "Onestà". Quando poi Mantovani ha provato a prendere la parola in mattinata per un intervento di cinque minuti, i consiglieri pentastellati gli hanno impedito di fatto di parlare con fischi e urla: "È uno schiaffo a tutti i cittadini lombardi onesti", ha affermato il capogruppo Gianmarco Corbetta spiegando le ragioni della protesta del M5s.
Imbarazzo nella maggioranza e nel Pd
Per tutta la mattina in aula è proseguita la bagarre, con il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Ncd) costretto a interrompere la seduta fino alle 14 e a espellere i consiglieri Silvana Carcano e Giampietro Maccabiani. Dal suo canto Mantovani, che presumibilmente voleva difendersi dalle accuse, l'ha presa con filosofia: "Avete visto come sono andate le cose, mi è stato impedito di parlare. Ma la democrazia ha i suoi tempi, aspetteremo". Il suo ritorno tra i banchi del Pirellone ha comunque imbarazzato non poco non solo la maggioranza, ma anche l'opposizione Pd: nessuna protesta da parte dei Dem, coinvolti proprio questa mattina dall'arresto del sindaco di Lodi Simone Uggetti.