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Mantova, video e minacce su Facebook contro forze dell’ordine e stranieri: sospeso maestro di scuola

Un insegnante di 40 anni, maestro in una scuola elementare di Mantova, è stato denunciato dopo aver postato numerosi video sul proprio profilo Facebook nei quali istigava alla violenza verso istituzioni, forze dell’ordine e stranieri. L’uomo è stato inoltre è stato allontanato dalla scuola e sottoposto ai previsti procedimenti disciplinari.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Postava sul proprio profilo Facebook video nei quali minacciava forze dell'ordine, stranieri e istituzioni: protagonista dei filmati un insegnante che armato di coltello e mazza da baseball istigava alla violenza a sfondo razziale e verso le autorità. Per questo l'uomo, un 40enne insegnante di una scuola elementare di Mantova, è stato denunciato e sospeso dal lavoro. Le accuse per lui sono varie: minaccia aggravata, procurato allarme verso le autorità, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e delle forze armate e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il maestro, la cui identità non è stata rivelata dalle forze dell'ordine, è stato allontanato dalla scuola e sottoposto ai previsti procedimenti disciplinari.

I video segnalati dagli studenti dell'uomo ai propri genitori

Le minacce come sottolineato dalla questura in conferenza non avvenivano però in classe dove sembra invece che l'uomo avesse un atteggiamento irreprensibile. Al contrario, una volta tra le mura di casa, il 40enne girava e poi postava i filmati, numerosi e tutti autoprodotti nei quali era possibile ascoltare invettive e minaccia contro le forze dell'ordine e le istituzioni. Inoltre nei video vi erano spesso inviti, in particolare di minori, alla violenza a sfondo razziale. Filmati notati a più riprese da alcuni degli studenti dell'insegnante che allarmati hanno mostrato i video ai genitori che a loro volta hanno segnalato il tutto alle forze dell'ordine: così carabinieri e polizia hanno dato il via alle indagini, culminate con la perquisizione dell'abitazione del docente, a cui sono stati sequestrati computer e altro materiale utilizzato per produrre i filmati.

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