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Mantova, professore di un liceo arrestato per pedopornografia: contattava gli studenti sui social

È stato arrestato con l’accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico il professore 38enne di Mantova. L’uomo è stato fermato dopo una lunga indagine coordinata dalla Questura: avrebbe contattato sui social più di 100 ragazzi tutti minorenni attraverso profili falsi facendosi inviare foto e video porno.
A cura di Chiara Ammendola
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Sarebbero almeno 100 i ragazzi contattati dal professore arrestato dalla squadra Mobile di Mantova con l'accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. L'uomo, un insegnante di 38 anni di un liceo della cittadina lombarda, è stato trovato in possesso di centinaia tra foto e video che si era fatto inviare proprio da giovani studenti. Alcuni, come emerso dalle lunghe indagini, frequentano il liceo dove l'uomo insegna: si tratta di adolescenti, con età compresa tra i 14 e i 18 anni. Il professore li contattava attraverso i social, principalmente Facebook e Instagram, sfruttando profili falsi creati ad hoc. Fingendosi dunque un loro coetaneo o coetanea, instaurava con questi un rapporto di amicizia o di complicità, fingeva corteggiamenti e per questo riusciva a ottenere da loro foto e video compromettenti. In totale sul suo computer sono state trovate almeno 130 foto di carattere pedo-pornografico.

L'uomo era stato già condannato in passato per un reato simile

L'indagine, portata avanti dagli agenti della questura di Mantova insieme con gli uomini della polizia Postale, è nata grazie alla denuncia della mamma di uno dei ragazzini adescati dal professore che aveva trovato sul cellulare del proprio figlio foto e video pornografici. I poliziotti hanno agito velocemente appurando poi che il docente 38enne, originario di un paese della provincia mantovana, aveva alle spalle una condanna per fatti analoghi da poco passata in giudicato e di cui non aveva informato la scuola al momento di prendere servizio. "Non possiamo dire di più a tutela dei minorenni coinvolti", ha spiegato la dirigente della Mobile. Al momento l'uomo è stato portato nel carcere di Mantova.

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