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Mantova, il sindaco indagato per presunti favori sessuali: “Devastata la mia vita privata”

Domani il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, indagato per concussione per presunti favori sessuali chiesti in cambio di contributi comunali, sarà ascoltato in procura. In una nota intanto il primo cittadino, difeso dal suo partito, il Pd, denuncia: “La mia vita privata è stata devastata, non è giusto rendere pubblici atti coperti da segreto istruttorio”.
A cura di Francesco Loiacono
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"Sono mancato qualche giorno da Mantova e da Facebook, ho tenuto i contatti costanti solo con il mio avvocato. Grazie a tutti per il sostegno, sono giorni duri. Ma ho piena fiducia nella magistratura e nella giustizia". Così il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ha scritto sabato sul proprio profilo del social network, commentando l'indagine che lo vede coinvolto. Palazzi è indagato dalla locale procura per tentata concussione: avrebbe chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un'associazione culturale in cambio di contributi comunali alla stessa organizzazione.

Il sindaco avrebbe inviato sms a sfondo sessuale a una donna

Un'accusa che il sindaco, eletto nel 2015 tra le fila del Partito democratico, aveva fin da subito respinto, affermando di conoscere la donna citata nell'indagine – che però non sarebbe l'autrice della denuncia e sarebbe stata ascoltata dalla procura solo come persona informata dei fatti – ma di aver concesso (non direttamente ma tramite gli uffici delegati) solo un patrocinio non oneroso all'associazione culturale in questione. Secondo quanto emerso dall'indagine, il sindaco e la donna si sarebbero però scambiati sms dal contenuto confidenziale e a sfondo sessuale. Messaggi che sarebbero stati letti dalla presidente dell'associazione, che avrebbe insistito (invano) con la sua vice per farle denunciare l'accaduto.

Domani Palazzi sarà ascoltato in procura

Il giallo su chi abbia fatto partire la denuncia potrebbe chiarirsi domani, martedì 28 novembre, quando il sindaco Palazzi sarà interrogato in procura, alla presenza anche del sostituto procuratore che indaga su di lui. Il primo cittadino intanto, oltre alle poche righe su Facebook, ha diffuso anche un comunicato in cui spiega che la sua "vita privata è stata devastata" e che sta vivendo "un inaccettabile gioco al massacro, che non auguro a nessuno di vivere": "Non è consentito, non è giusto e non è lecito rendere pubblici atti coperti da segreto istruttorio, ma ciononostante questo è ciò che sta avvenendo. Ho taciuto in questi giorni e continuerò a farlo per il rispetto che devo anche al lavoro della procura e perché non è giusto che i processi avvengano sommariamente in piazza – è scritto nella nota – Io so di essere innocente dall'accusa che mi viene rivolta e tutte le persone che lavorano con me, dalla giunta ai funzionari del Comune, possono testimoniare che mai ho chiesto favori di alcun tipo in cambio di contributi, patrocini o altro. Adesso le poche energie che mi restano devo concentrarle e spenderle per dimostrare la mia onestà di persona e sindaco. Poi ognuno sarà libero di fare le proprie valutazioni".

Il sindaco difeso dal suo partito, il Pd

Già all'indomani della vicenda tutto il partito sembrava aver fatto quadrato intorno al sindaco Palazzi. La sua giunta ha garantito pieno appoggio. Sostegno è arrivato dal candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Giorgio Gori, e dal deputato Emanuele Fiano, che su Facebook aveva scritto: "Il Sindaco di Mantova viene accusato di concussione con metodi sessuali finalizzata all’ottenimento di un patrocinio. La donna che dovrebbe aver subito il ricatto, nell’ipotesi accusatoria, non solo nega che ci sia mai stato nulla, ma nega anche di aver denunciato il Sindaco e annuncia che se servisse ne difenderebbe il comportamento integerrimo. Mattia Palazzi viene sottoposto a sequestro di strumenti informatici e telefonini e viene ovviamente sottoposto alla gogna mediatica nonostante chiaramente la notizia è i suoi dettagli dovrebbero essere coperti da segreto. Mattia nega qualsiasi addebito sulla concussione ed io gli credo, è stato travolto da un accusa senza accusante che anzi si propone di difenderlo. La magistratura chiarisca prima possibile. Un abbraccio Mattia, forza e coraggio".

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