Mantova, dopo il terremoto riapre la “Camera degli sposi” di Mantegna
Il Palazzo Ducale di Mantova riapre, a tre anni dal terremoto, la Camera degli Sposi con gli affreschi di Andrea Mantegna. In concomitanza con la restaurazione anche della Corte Vecchia, il Palazzo Ducale ritorna al suo antico splendore. Dal prezioso studiolo di Isabella D’Este, all’enigmatica Grotta e le stanze interamente decorate, rinnovate nel 1549 da Francesco III in occasione del matrimonio con Caterina D’Austria. "Palazzo Ducale oggi può meritare un posto tra i venti grandi musei italiani — ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, durante l’inaugurazione a Mantova— e ci racconta quanto sia necessario valorizzare il nostro patrimonio, cosa che ancora facciamo troppo poco. Sulla necessità di investire in cultura, veicolo di sviluppo economico, in Parlamento siamo tutti e d’accordo: è chiaro che non possiamo perdere le occasioni offerte da Expo e dal Giubileo".
Palazzo Ducale e i tesori riscoperti
Il ministro Franceschini mette luce anche l'opportunità che, paradossalmente, ha dato il sisma alla città dei Gonzaga: grazie al terremoto del 2012, infatti, sono stati riscoperti nuovi percorsi di visita, tesori racchiusi tra Palazzo Ducale e il Castello di San Giorgio. Dalle camere di Ludovico II Gonzaga, nelle quali vi è esposto il patrimonio collezionato da Romano Freddi, come quelle acquisite da antiquari, collezionisti e grandi vendite internazionali che il proprietario voleva rimanessero sul territorio, al ritratto di Francesco IV Gonzaga, frammento proveniente dalla Pala di Rubens, e ancora una Crocifissione giottesca, un dipinto di Giulio Romano e uno di Domenico Fetti. Gran parte dei lavori, quali il consolidamento e il recupero strutturale antisismico della torre Nord Est del Castello, sono stati realizzati grazie alla collaborazione della direzione museale con l’Università Iuav di Venezia, con la Soprintendenza di Mantova e Brescia, con il contributo del ministero, Regione Lombardia e Comune di Mantova