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Maltrattamenti sulla compagna, chiesti 6 anni e 8 mesi per l’ex boss del Brenta Felice Maniero

Felice Maniero, l’ex boss della “Mala del Brenta”, rischia 6 anni e 8 mesi di condanna per maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti della sua compagna. Il 66enne Maniero è stato arrestato lo scorso ottobre, dopo nove anni di libertà in cui si era rifatto una vita a Brescia: sta seguendo il processo dal carcere di Voghera. La sentenza è attesa per il 4 giugno.
A cura di Francesco Loiacono
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Felice Maniero (Archivio LaPresse)
Felice Maniero (Archivio LaPresse)

La sentenza, l'ennesima nei suoi confronti, arriverà il prossimo 4 giugno. Felice Maniero, "faccia d'angelo", l'ex boss della "Mala del Brenta", rischia una condanna a 6 anni e 8 mesi per maltrattamenti fisici e psicologici sulla sua storica compagna, madre di sua figlia. A chiedere la condanna è stato il pubblico ministero di Brescia Lorena Ghibaudo. Maniero ha partecipato solo inizialmente all'udienza, collegato in video conferenza dal carcere di Voghera, in cui si trova dallo scorso ottobre dopo l'ultimo arresto della sua lunga carriera criminale, iniziata quando era ancora adolescente. Maniero, che oggi ha 66 anni, sembrava essersi messo alle spalle un certo passato: ma lo scorso ottobre dopo nove anni di libertà in cui si era ricostruito una vita a Brescia, l'ex boss era stato arrestato per aver maltrattato la compagna, secondo il giudice per le indagini preliminari costretta a subire "violenze fisiche e verbali diventate ormai quotidiane".

Maniero ha ammesso le violenze sulla compagna, scusandosi

Violenze che lo stesso Maniero ha ammesso, scusandosi, durante la scorsa udienza del processo. Nell'udienza odierna il 66enne ha nominato un nuovo avvocato, Pietro Paolo Pettenadu, che affiancherà il legale Luca Broli, e ha anche chiesto la ricusazione del giudice Roberto Spanó, ritenuto non più obiettivo. La richiesta non è però stata completata correttamente. Maniero aspetterà così in carcere la condanna, che potrebbe aggiungersi a quella definitiva a venti anni e quattro mesi che pose fine alla sua carriera da leader del gruppo criminale della "Mala del Brenta", dal nome del paesino sulle rive del fiume in cui Faccia d'angelo e altri componenti della sua banda sono nati.

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