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Maltratta la figlia adolescente: “Sei grassa”. Mamma allontanata da casa a Como

Una madre di 47 anni di Como è stata allontanata da casa con l’accusa di maltrattamenti aggravati: secondo quanto emerso dalle indagini eseguite a seguito di una denuncia, la donna avrebbe per mesi umiliato e offeso la figlia 16enne costringendola a mangiare pochissimo e accusandola di essere grassa e brutta.
A cura di Chiara Ammendola
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È stata maltrattata per mesi dalla sua stessa madre che quotidianamente la umiliava e denigrava accusandola di essere grassa e costringendola a mangiare solo insalata e passati di verdure. Protagonista dell'assurda vicenda una ragazza di 16 anni, residente a Como, che grazie all'aiuto della zia paterna, dottoressa, che ha denunciato il tutto alle forze dell'ordine è riuscita a uscire da un vero e proprio incubo. Stando a quanto emerso dal racconto della giovane vittima, la donna, 47 anni e madre anche un altro figlio più piccolo che però non era sottoposto alle stesse angherie, controllava in maniera ossessiva il peso della figlia adolescente, alta un metro e 72 centimetri.

Alla donna è stato imposto il divieto assoluto di avvicinare la figlia

La madre aveva imposto il divieto alla figlia di superare i 50 chili di peso. "Fai schifo, sei brutta lo vuoi capire, non ti vedi le cosce e i polpacci… ti viene la faccia come un criceto… ma ti specchi", sono alcune delle frasi che la donna rivolgeva alla figlia e che quest'ultima ha documentato in lunghi sfoghi. Tutto materiale che unitamente alla testimonianza della zia e alle prove fotografiche dello stato di salute della 16enne hanno portato il giudice per le indagini preliminari a Carlo Cecchetti a firmare il provvedimento di misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare con l’accusa di maltrattamenti aggravati per la madre orco, con il divieto assoluto di avvicinare la figlia in ogni luogo da lei frequentato, e di cercare di contattarla con qualunque mezzo.

La 16enne vittima di svenimenti, mal di testa e scomparsa del ciclo

Mal di testa frequenti, svenimenti, scomparsa del ciclo mestruale, stanchezza cronica e fatica a fare ogni cosa, sono solo alcune delle conseguenze fisiche che ha la 16enne ha dovuto affrontare nell'ultimo anno a causa delle imposizioni della madre: "Guarda il peso stamattina, sei 51.2, eri 49 la settimana scorsa… hai preso un chilo in una settimana, non in un mese o cinque mesi… tu a fine ottobre arrivi a 54 se non di più…", avrebbe detto in altre occasioni alla figlia. Parole che hanno portato alla decisione del tribunale che ha definito quella della donna una condotta di una "gravità inaudita".

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