Malore mentre prepara il locale per la riapertura: morta storica ristoratrice di Villa di Chiavenna
Stava preparando il suo bar-locanda per la riapertura dopo i mesi di lockdown quando ha accusato un malore che le è stato fatale. Un tragico scherzo del destino è costato la vita a Giuseppina Pedrini, conosciuta da tutti come Pina. La signora, 74 anni, era la titolare dello storico bar e locanda Rota nel centro di Villa di Chiavenna, paese in provincia di Sondrio. Pina era più di una ristoratrice: era ritenuta una vera e propria istituzione e la sua morte, specie per le circostanze in cui è avvenuta, ha suscitato profonda commozione in tutto il paese.
Inutile l'intervento di un'ambulanza e dell'elicottero
La tragedia si è verificata attorno alle 14.30 di ieri, lunedì 18 maggio, nel locale in via Roma che la 74enne gestiva da sola dopo la morte del marito. L'Azienda regionale emergenza urgenza ha inviato sul posto un'ambulanza e ha allertato anche l'elicottero, decollato da Caiolo. Purtroppo però quando i soccorritori del 118 sono giunti nel bar Pina era già morta.
Il cordoglio dell'amministrazione comunale e uno striscione per ricordare Pina
Nessun dubbio su quanto avvenuto: si è trattato di un malore mentre la 74enne si apprestava a sistemare il suo locale, in vista della riapertura prevista per oggi. Davanti al bar-locanda campeggia adesso un maxi striscione con la scritta "Pina, non ti dimenticheremo mai!". Un pensiero che anche la pagina Facebook del Comune di Villa di Chiavenna ha voluto rilanciare: "Quanto scritto è il pensiero di tutta Villa. L'amministrazione comunale e la cittadinanza sono vicini alla famiglia e a tutti i parenti della nostra Pina". Tra i messaggi di cordoglio non manca chi decanta anche l'abilità culinaria della defunta: "Se ne va un pezzetto di storia e di gastronomia della nostra valle. I migliori pizzoccheri in giro erano i suoi".