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Mai più esondazioni del Seveso a Milano: ecco come

In un video viene spiegato il funzionamento delle vasche di laminazione che saranno realizzate a Senago, a nord di Milano, per impedire alle acque del Seveso di allagare il capoluogo lombardo, come avviene da decenni con piogge particolarmente intense.
A cura di Francesco Loiacono
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La conta dei danni delle ultime esondazioni del Seveso a Milano è ancora in corso. Finalmente, però, dopo decenni di attesa, sembra che qualcosa si stia effettivamente muovendo. Il governo ha infatti confermato lo stanziamento di 86,7 milioni di euro necessari per realizzare un progetto di difesa idraulica e di depurazione delle acque del Seveso, uno dei torrenti più inquinati d'Europa. I fondi si andranno ad aggiungere ai 20 milioni già stanziati dal Comune di Milano e ai 10 milioni garantiti dalla Regione Lombardia. L'intervento principale per impedire nuove esondazioni del fiume è la realizzazione delle cosiddette vasche di laminazione, ossia dei bacini artificiali capaci di contenere le acque di piena. Le prime vasche saranno realizzate a Senago, piccolo Comune a nord di Milano, dopo diverse resistenze da parte dell'amministrazione comunale. I lavori partiranno a giugno del 2015 e si concluderanno  tra giugno e dicembre 2016. Oltre alla realizzazione delle vasche di laminazione, con massima attenzione alla riduzione degli impatti ambientali e paesaggistici, saranno effettuati la verifica e il ripristino degli attraversamenti del fiume nel sottosuolo di Milano nei punti in cui il fiume scorre sotto le strade della città e la manutenzione straordinaria di alveo e sponde.

Le vasche di laminazione per impedire le esondazioni del Seveso

Come funzionerà il sistema delle vasche a Senago? Lo spiega in un video l'Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po. Nell'area del Parco delle Groane saranno realizzate complessivamente tre vasche, che riceveranno le acque in eccesso del Seveso attraverso il Canale scolmatore di Nord Ovest – i cui lavori di adeguamento sono già partiti – oltre alle acque in eccesso di altri due torrenti che attraversano Senago, il Pudiga e il Garbogera. Il sistema è piuttosto semplice: i tre bacini sono tra loro comunicanti. Una volta riempito il primo, l'acqua in eccesso va a riempire il secondo e quindi il terzo. Il tempo di riempimento di tutte e tre le vasche è di sette ore e mezzo. Nel video si specifica come, su 87 precipitazioni intense prese in esame dal 2010 al 2014, solo 16 avrebbero interessato tutte e tre le vasche: in 25 casi sarebbe bastato solo il primo bacino e in 46 il primo e il secondo. Le vasche di Senago avranno una capacità complessiva di 970mila metri cubi e costerà 30 milioni di euro. Nel progetto complessivo, messo a punto tra Milano e Roma dalla Struttura di missione di Palazzo Chigi rappresentato da Erasmo D'Angelis e dai Comuni di Milano e Senago, Regione Lombardia e Aipo, è prevista la realizzazione di ulteriori vasche a Lentate sul Seveso (850mila mc), Varedo (1.500.000 mc), Paderno Dugnano (950mila mc) e Milano. Una volta a regime, il sistema delle vasche consentirà di difendersi dalle esondazioni del torrente anche in presenza di precipitazioni a carattere eccezionale, come quelle che si sono verificate due settimane fa.

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