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Lutto nel mondo della cultura, muore a Milano Livio Garzanti

Lo scrittore ed editore Livio Garzanti, figlio di Aldo, fondatore dell’omonima casa editrice, si è spento in una clinica di Milano a 93 anni nella notte tra giovedì e venerdì 13 febbraio. Tra i suoi tanti meriti, quello di aver lanciato, nel ’55, Pier Paolo Pasolini. Lunedì mattina si aprirà la camera ardente al Palazzo Garzanti a Milano. Alle 14 la commemorazione funebre civile.
A cura di Francesco Loiacono
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L'editore Livio Garzanti (a destra) con lo scrittore Luigi Silori, in una foto del 1967
L'editore Livio Garzanti (a destra) con lo scrittore Luigi Silori, in una foto del 1967

Lo scrittore ed editore Livio Garzanti è morto nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 febbraio in una clinica di Milano. Aveva 93 anni. Lo comunica, su incarico della famiglia, l'avvocato Marino Busnelli. Livio Garzanti era figlio di Aldo, fondatore della casa editrice che porta il nome di famiglia, nata dopo aver rilevato le Edizioni Treves nel 1936. Dalla fine degli anni quaranta ha diretto la prestigiosa rivista culturale "L'Illustrazione Italiana" e nel 1952 aveva preso la guida della casa editrice di cui è diventato presidente nel 1961, alla morte del padre. Tra i suoi tanti meriti nell'attività di editore quello di aver lanciato, nel 1955, Pier Paolo Pasolini con la pubblicazione di "Ragazzi di vita".

Lo stesso Livio Garzanti è stato autore di vari romanzi tra cui "L'amore freddo" e "La fiera navigante". Nel 1995 la Garzanti editore è stata venduta al gruppo Utet per il 51 per cento e a Messaggerie italiane per il restante 49. Nel 1998 vennero scorporate le varie attività della Garzanti: alle Messaggerie (e poi al gruppo GeMS) furono ceduti i cataloghi di varia e delle Garzantine. Per quanto riguarda la sua vita privata, Livio Garzanti ha avuto tre mogli: Orietta Sala, Gina Lagorio (cui ha dedicato il libro "Amare Platone", una riflessione sul Fedro di Platone) e l'attuale consorte Louise Michail. Lascia un figlio, Eduardo.

La camera ardente si aprirà lunedì mattina nella Sala Garzanti in via della Spiga 30, a Milano, affrescata da Tullio Pericoli con immagini salienti della storia della casa editrice. Nella sala, all'interno del palazzo che ha ospitato la casa editrice e che per questo viene chiamato Palazzo Garzanti, dalle 14 di lunedì si svolgerà anche la commemorazione funebre civile.

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