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Luino, allenatore di minibasket picchiato da un papà: “Non ha fatto male a me, ma a suo figlio”

Roberto, allenatore di minibasket di Luino, nel Varesotto, lo scorso sabato è stato preso a pugni dal papà di uno dei suoi giovani giocatori dopo un rimprovero: “La cosa che mi ha fatto più male non sono state le botte ma che, per un momento, io abbia pensato di non farmi più vedere in palestra”, ha raccontato Roberto sulla pagina Facebook “La giornata tipo”. Poi, però, Roberto ha deciso di tornare dai suoi bambini, tra cui c’è il figlio del genitore, denunciato dal mister: “Non ha fatto male a me, ha fatto male soprattutto a suo figlio”.
A cura di Francesco Loiacono
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Roberto, l'allenatore di minibasket picchiato dal padre di uno dei suoi ragazzi (Foto dalla pagina facebook "La giornata tipo")
Roberto, l'allenatore di minibasket picchiato dal padre di uno dei suoi ragazzi (Foto dalla pagina facebook "La giornata tipo")

Un allenatore di minibasket di Luino, in provincia di Varese, è stato picchiato dal padre di uno dei suoi giovani atleti. È stato lui stesso, Roberto, a raccontarlo su una pagina Facebook dedicata agli appassionati di basket, "La giornata tipo": "Ciao a tutti, sono Roberto, alleno una squadra di minibasket e lo scorso week end sono stato picchiato da un genitore", è l'incipit del suo racconto. Roberto ama il basket da quando aveva 5 anni: dopo aver giocato fino ai 25 anni ha deciso di dedicare il suo tempo libero – di lavoro fa il digital assistant in una banca – al minibasket, allenando i bambini della Pallacanestro Verbano e minibasket Luino: "Ogni giorno attendo con ansia l'ora in cui finisco di lavorare, perché poi mi fiondo in palestra dai miei bimbi", ha scritto su Facebook Roberto per sottolineare la passione con cui affronta il suo compito.

L'episodio lo scorso sabato

Lo scorso sabato, al termine di una gara, è accaduto qualcosa che avrebbe potuto incrinare la sua passione: "Qualche genitore della mia squadra continuava ad inveire contro l'arbitro – ha spiegato Roberto -. All'ennesima reazione esagerata di alcuni genitori ho dovuto richiamarli all'ordine dalla panchina. Uno di loro, però, ha preso male il mio richiamo e a fine partita è entrato nello spogliatoio, un luogo dove un genitore, appena finita la partita, non dovrebbe mai entrare. La persona in questione, davanti a mezza squadra, ha prima esclamato ‘Ti devo spiegare una cosa', poi mi ha aggredito con una serie di pugni sul volto. Ho riportato una frattura al naso e un occhio bello viola".

Roberto per un attimo ha pensato di smettere: poi è tornato dai suoi bimbi

Lo choc per l'aggressione è stato notevole: "La cosa che mi ha fatto più male non sono state le botte ma che, per un momento, io abbia pensato di non farmi più vedere in palestra. Di smetterla col basket", ha infatti scritto Roberto. Poi, però, "ho visto le facce spaventate dei bambini, ho guardato i loro occhi e ho capito che avrebbero voluto aiutarmi. Non li posso tradire". E così già lo scorso martedì, dopo pochi giorni, Roberto è tornato in palestra ad allenarli. I suoi bambini lo hanno abbracciato: l'abbraccio più forte è stato da parte del figlio dell'uomo che ha aggredito l'allenatore. Il papà, che si è scusato, è stato denunciato da Roberto e per parecchio tempo non potrà assistere agli allenamenti e alle partite: "Quel genitore non ha fatto male a me, ha fatto male soprattutto a suo figlio".

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