video suggerito
video suggerito

Lucone di Polpenazze (Brescia): trovato lo scheletro di un bambino di 4000 anni fa

Sorprendente scoperta nel sito archeologico del lago Lucone di Polpenazze, che si trova in provincia di Brescia ed è patrimonio dell’Unesco dal 2011. Nel corso della campagna di scavi che si concluderà alla fine di agosto, vicino a una delle palafitte che sorgevano nel lago nell’Età del Bronzo è stato trovato lo scheletro di un bambino vissuto circa 4000 anni fa.
A cura di Francesco Loiacono
48 CONDIVISIONI
Lo scheletro ritrovato (foto dalla pagina Facebook Scavi al Lucone)
Lo scheletro ritrovato (foto dalla pagina Facebook Scavi al Lucone)

Lo scheletro di un bambino vissuto quattromila anni fa, all'incirca prima del 2000 avanti Cristo. Questa la sorprendente scoperta fatta nel sito archeologico del lago Lucone di Polpenazze, in provincia di Brescia, dove nel 1965 venne portato alla luce un gruppo di palafitte dell’età del Bronzo che, dal 2011, è iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco assieme ad altri insediamenti simili dell'arco alpino. Le ossa del bambino preistorico – mascella inferiore con quattro denti, costole, alcune vertebre, il bacino e due tibie – sono state scoperte nel corso della campagna di scavi che si ripete ogni anno in estate e termina il 31 agosto. Un momento dell'anno in cui il sito archeologico resta aperto al pubblico, che può partecipare così a eventi e laboratori inerenti agli scavi, oltre a seguirne costantemente l'andamento sulla pagina Facebook "Scavi al Lucone", sempre aggiornata con le ultime novità.

Resta il mistero sull'identità dello scheletro ritrovato. Sei anni fa nella stessa zona venne rinvenuto il teschio di un bambino morto di otite, chiamato "Gabri", che attualmente si trova a Padova per essere studiato dai paleoantropologi. Non è escluso che le ossa ritrovate possano appartenere alla stessa persona di cui, al contrario del ritrovamento attuale, era stata trovata la testa ma non il resto del corpo. Saranno solo le analisi degli antropologi e l'eventuale prova del Dna a confermarlo. Per il momento, dal Museo archeologico di Gavardo, nel Bresciano, a cui afferisce il sito archeologico, si godono la scoperta, già definita dagli esperti una delle più importanti degli ultimi anni.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views