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Lotta contro lo spreco energetico. Appello ai commercianti: “Tenete le porte chiuse”

“Porte chiuse dei negozi per evitare gli sprechi energetici”. La proposta del comune di Milano che non piace ai commercianti.
A cura di Valerio Renzi
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Il comune di Milano chiede ai commercianti di tenere chiuse le porte dei negozi, in modo che il fresco all'interno non si disperda, e non sia necessario alzare a dismisura l'aria condizionata sprecando energia. È questo il contenuto di una mozione firmata da maggioranza e opposizione, e approvata due giorni fa. Un invito a mettere ad "attuare buone pratiche", anche rinunciando a tenere le porte aperte per invogliare i potenziali clienti ad entrare.

L'idea di Palazzo Marino è di certificare i "negozi amici dell'ambiente e della città", che rispetteranno l'invito dell'amministrazione al risparmio, mentre è allo studio la "la possibilità di sanzionare i comportamenti ambientalmente scorretti". Ma per il momento l'assessore Cristina Tajani sottolinea come si punti sull'incentivo alle buone pratiche più che sulle multe: "Ogni iniziativa volontaria dei commercianti verso comportamenti energeticamente a ambientalmente sostenibile vada incentivata. Perché credo funzioni di più l'incentivo, anche reputazionale, rispetto alle sanzioni".

"Siamo disponibili a un tavolo di confronto ma ribadiamo che le porte aperte non creano dispersione termica perché le lame d'aria di cui sono dotati mantengono il calore o le basse temperature all'interno", sottolinea la Confcommercio. Concetto ribadito dal vicepresidente Simonpaolo Buongiardino: "Le porte aperte sono un simbolo di accoglienza per i clienti" ribadendo la disponibilità della categoria a un confronto ma anche la "netta contrarietà a istituire un obbligo".

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