L’ospedale di Varese chiude un intero reparto Covid: “Un segnale di incoraggiamento”
Nessun paziente segnato sulla lavagna. All'ospedale di Circolo di Varese un intero reparto Covid-19 è stato chiuso. Si tratta di 56 posti letto dedicati a pazienti con Coronavirus che erano stati allestiti al sesto piano nel reparto della Mai 2 (Medicina ad alta intensità), una struttura nata per fronteggiare l'emergenza sulla base di un'idea del direttore sanitario dell'ospedale Lorenzo Maffioli. L'azienda socio sanitaria territoriale Sette Laghi, cui afferisce l'ospedale di Circolo, nel comunicare la notizia del reparto dedicato ai pazienti Covid parla di uno "dei segnali più evidenti che la battaglia, anche se ancora lontana dall'essere vinta, inizia a segnare l'arretramento del virus", ma anche di un inizio di quella ripresa, della ripartenza delle normali attività ospedaliere e chirurgiche che in questi mesi di emergenza erano state sospese, a parte quelle di urgenza.
Sono due i reparti di Medicina ad alta intensità che sono stati allestiti all'ospedale, per un totale di oltre 170 posti letto complessivi distribuiti tra il terzo, quarto, quinto e sesto piano del monoblocco, sotto la direzione del professor Francesco Dentali. La Mai, il cui nome "Mai Covid" è stato scelto anche come augurio, ha accolto pazienti che avevano bisogno di un'assistenza internistica di intensità superiore a quella di una medicina tradizionale, più vicina a una terapia sub-intensiva.
Un'altra notizia dello stesso tipo era giunta alcuni giorni fa dall'ospedale Niguarda
La chiusura del reparto Covid nella Mai 2 arriva il giorno successivo alla chiusura di 27 posti letto di terapia intensiva allestiti in alcune delle sale operatorie dell'ospedale. Sarà seguita, all'inizio di maggio, dalla chiusura dei posti Covid nella Terapia intensiva neurochirurgica, che potrà così tornare alla sua vocazione originaria. Anche il sesto piano tornerà adesso gradualmente alla normalità: prima sarà però necessario procedere alla disinfezione accurata degli ambienti e a una riorganizzazione del reparto, stravolto in questi ultimi due mesi come buona parte di questo e altri ospedali lombardi e non solo a causa dell'emergenza. Nonostante i segnali incoraggianti che arrivano da Varese, ma anche da altri ospedali (un'altra notizia positiva dello stesso tipo era giunta giorni fa dall'ospedale Niguarda di Milano), non bisogna però abbassare la guardia contro il Covid-19. A dimostrarlo il fatto che restano ancora circa 200 i pazienti positivi al virus ricoverati all'ospedale di Circolo: sono dislocati tra i vari reparti di Terapie intensive, Malattie Infettive, Pneumologia e la Mai 1.